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A Teramo Cinzia Angela Seddone rinasce "Come una Fenice". Il suo libro è una testimonianza diretta della violenza che macchia di femminicidi rosso sangue ogni giorno sempre più pagine di cronaca nera.
"Ad ascoltare le notizie" commenta l'autrice "penso che sul giornale avrebbero potuto parlare anche di me, della mia morte, piuttosto che della mia rinascita." Dopo 31 anni, Cinzia ha avuto il coraggio di ribellarsi e tornare a vivere, raccontando la vicenda della sua vita per condividerla come un atto di solidarietà a tutte le donne che subiscono la stessa situazione.

Straziata di dolore, la sua voce arriva dalla Sardegna in Abruzzo, dove ora ha trovato la pace, e ancora dalla Sardegna risuona l'eco che grida la sua rivincita: dalla terra dei nuraghi, la sua terra natia, infatti, Cinzia ha deciso di ripartire coraggiosamente con il tour di promozione del suo libro-denuncia, affrontando volti noti e familiari come una ex timida, approdando in quella del Gran Sasso che oggi è diventata la sua casa, il suo rifugio.
"Il mio libro ha una missione: quello di farsi ascoltare perchè attraverso la mia esperienza altre donne possano salvarsi e rinascere, come una fenice, e tornare a vivere.
Non siamo vittime, non siamo solo vittime. Spesso siamo le peggiori nemiche di noi stesse."
Il Coordinamento di Genere della Cisl, per Rosanna Di Gregorio, ha colto subito con entusiasmo la possibilità di poter dare voce nella nostra città a una testimonianza vera di una piaga sociale che, pur se non accenna a diminuire, si puó combattere con sensibilità, determinazione e solidarietà.

L' incontro ha riscosso molto successo aprendo il nutrito pubblico, tra cui era presente anche la professoressa e consigliera comunale Maria Cristina Marroni, al confronto diretto con una triste e dura realta.

Eugenia Di Giandomenico

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