Non trova ancora risposta la domanda – diretta e pubblica – posta dal consigliere comunale Bizzarri al collega di opposizione Di Massimantonio, proponente della mozione sull’introduzione di test per alcol e droga rivolti ai membri del Consiglio comunale. Durante l’ultima seduta dell’assise civica, Bizzarri ha chiesto a Di Massimantonio se gli fosse mai stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza. Un quesito che, a oggi, è rimasto senza replica.
Una mancata risposta che alimenta interrogativi, soprattutto alla luce della visibilità mediatica del consigliere Di Massimantonio, spesso attivo sui social e presente nei media. L’assenza di chiarimenti su un punto così delicato – considerata la tematica oggetto della mozione – viene letta da alcuni come un tentativo di elusione che potrebbe sollevare dubbi sulla credibilità del proponente.
Nel frattempo, l’Amministrazione ha espresso la volontà di avviare una campagna seria di sensibilizzazione sull’uso di alcol e sostanze stupefacenti, proponendo – in alternativa ai test rapidi – strumenti più efficaci come il test del capello, in grado di fornire risultati attendibili su un periodo di tempo più lungo.
Sul fondo resta la sensazione che, al di là del merito della proposta, la polemica mediatica sia stata anche uno strumento di distrazione rispetto ad altri episodi recenti, tra cui l’interruzione di una seduta consiliare, su cui pende il sospetto di una possibile interruzione di pubblico servizio, un atto che – se accertato – avrebbe gravi implicazioni.