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CASERMAVIGILIFUOCOUna denuncia accorata, che suona come un grido d’allarme, arriva dal CONAPO di Teramo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco. “I nostri timori sono diventati purtroppo una drammatica realtà!”, esordisce la nota inviata alla nostra redazione e firmata dal Segretario Provinciale Davide Salvucci.

Il sindacato da anni segnala un lento ma inesorabile depotenziamento del personale operativo nel Comando provinciale, ma ora la situazione avrebbe superato il punto di non ritorno. “Non si può andare avanti così”, avverte il comunicato. Un processo definito “lento e graduale”, ma che avrebbe raggiunto oggi livelli di criticità tali da compromettere la sicurezza del servizio di soccorso.

Anche il Segretario Regionale CONAPO, Massimiliano Nazzaro, è tornato a sollevare il problema a marzo, dopo analoghe segnalazioni già nel 2024. Nonostante l’impegno del Comandante Reggente di Teramo e del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco, l’unica misura ottenuta è stata lo stanziamento di risorse finanziarie sufficienti per richiamare in servizio il personale attraverso lo straordinario.

Una misura, tuttavia, che il sindacato giudica insufficiente e pericolosa: “L’eccessivo ricorso al lavoro straordinario – si legge – compromette il recupero psicofisico degli operatori, soprattutto in vista dell’estate e del rischio incendi”.

Secondo quanto riportato nella nota, al momento mancano circa 35 unità tra vigili e capisquadra nella sola provincia di Teramo. A questo dato si aggiungono gli operatori parzialmente idonei per motivi di salute, che non possono essere reintegrati in organico attivo secondo la normativa vigente.

“Facciamo appello a tutte le autorità affinché si trovino soluzioni concrete e immediate – conclude il sindacato –. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza, che mette a rischio l’efficienza del soccorso e la sicurezza dei cittadini.”