Ancora una volta si registrano comportamenti inaccettabili nel laghetto del parco fluviale, di inciviltà e mancanza assoluta di controllo. E' di circa un anno fa l'immissione degli ami, che crearono gravi problemi ai cigni che abitano il laghetto e resero necessario l'intervento chirurgico su uno dei due esemplari, che aveva un amo conficcato nell'esofago. E ancora, circa due mesi fa, il trafugamento del primo uovo della coppia che ha, di fatto, bloccato la riproduzione, come accade per i cigni in questi casi, arrecando danno al naturale ciclo biologico degli animali.
Oggi registriamo ancora un segno di inciviltà e di assoluta mancanza di rispetto per quello che è un bene pubblico, amato dall'intera comunità. Recandomi in visita, infatti, ai cigni del laghetto di cui mi sono personalmente occupato nel passato ruolo di assessore all'ambiente e al decoro cittadino, ho dovuto riscontrare un accesso dall'esterno nello spazio del laghetto, forse cani o persone sicuramente incivili, che hanno defecato all'interno della recinzione (come da foto) e, cosa ancora più grave, hanno aggredito i cigni sul cui corpo si riscontrano segni di combattimento, come è dimostrato dalle grandi quantità di piumaggio rimasto a terra e dalle evidenze sul corpo degli animali.
Nel ricordare che le aree verdi della città di Teramo, così come il patrimonio faunistico, sono proprietà della comunità e come, in questi anni dalla reintroduzione dei cigni nell'ambiente, la loro presenza sia particolarmente apprezzata dai teramani adulti e bambini, si ritiene che sia di fondamentale importanza implementare il controllo e la dissuasione nelle aree di bene pubblico, anche con l'installazione di videocamere, nel caso particolare nel parco fluviale, per tenere sotto controllo quell'angolo importante dal punto di vista ambientale e e dell'ecosistema.
Valdo Di Bonaventura, lista civica “Teramo Vive”