Aveva accusato la nonna 90enne di aver raggirato la madre malata facendole firmare un atto contro la sua volontà. Ma la Procura di Teramo ha chiesto l’archiviazione del caso e ora è l’anziana a passare al contrattacco: chiede al nipote un risarcimento per danno d’immagine. La vicenda parte da una denuncia presentata da un 39enne, convinto che la nonna avesse indotto sua madre – poi deceduta – a firmare un’ipoteca su un terreno di famiglia per coprire un debito e salvare la casa. A suo dire, la donna non era lucida e non era consapevole di ciò che stava firmando. Il caso è finito in Procura con l’ipotesi di circonvenzione d’incapace, ma il pubblico ministero ha ritenuto infondata la notizia di reato e ha chiesto l’archiviazione. Il giudice per le indagini preliminari,ha accolto la richiesta della Procura e chiuso definitivamente il caso. A questo punto, la nonna – amareggiata per la diffusione della vicenda tra amici e parenti – ha deciso di reagire. Sentendosi danneggiata nella reputazione, ha dato mandato al suo legale di avviare un’azione civile contro il nipote per ottenere un risarcimento.