È stato condannato a due anni di reclusione, con inabilitazione decennale all’esercizio di impresa e agli uffici direttivi, un notissimo commercialista teramano, Walter Strozzieri, già curatore fallimentare in importanti procedure presso il Tribunale di Teramo. La sentenza è stata emessa l’11 giugno 2025 dal Giudice per l’udienza preliminare di Teramo, al termine di un rito abbreviato. L’uomo è stato ritenuto responsabile di concorso in bancarotta fraudolenta post-fallimentare, per aver agevolato un imprenditore fallito nella prosecuzione dell’attività aziendale in frode ai creditori, con condotte opache e contrarie ai doveri derivanti dal suo ruolo pubblico. Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Silvia Scamurra e condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Teramo, sono partite da una denuncia presentata contro i rappresentanti legali di una società romana operante nel settore delle aste giudiziarie. La querela denunciava presunti tentativi di estorsione e turbativa d’asta durante una procedura di vendita telematica dei beni della storica distilleria dell'imprenditore Staniscia, dichiarata fallita, che aveva sede alle porte di Teramo, nel territorio di Torricella Sicura. Gli accertamenti hanno però rivelato che la denuncia era falsa, costruita ad arte per ostacolare la gara e favorire la società teramana “custode” dei beni, legata all’imprenditore fallito. I rappresentanti legali di quest’ultima società — due conviventi, uno dei quali amministratore di fatto — dovranno ora rispondere, in un procedimento separato che inizierà a settembre, di numerosi reati, tra cui: turbativa d’asta, bancarotta fraudolenta, calunnia e simulazione di reato. Durante l’aggiudicazione definitiva alla società romana, infatti, la custodia dei beni — garantita da un contratto di affitto di ramo d’azienda — è stata ostacolata dalla mancata consegna di tutti i materiali, parte dei quali sarebbero stati “rubati”. Anche in questo caso, la denuncia di furto è risultata totalmente infondata, come emerso da ulteriori indagini e intercettazioni telefoniche, ambientali e video. Le investigazioni, durate mesi, hanno coinvolto oltre 50 persone tra testimoni, consulenti, dipendenti e tecnici, e hanno portato al sequestro e all’analisi di un’ingente mole di documentazione. I risultati hanno fatto emergere un sistema opaco e ben strutturato per proseguire l’attività aziendale in modo illecito, in danno dei creditori. A carico del commercialista Strozzieri, il Tribunale ha disposto anche il risarcimento integrale dei danni ai creditori costituitisi parte civile. Inoltre, la sua condotta è stata segnalata per competenza al Presidente del Tribunale di Teramo, al Giudice Delegato, all’Ordine dei Commercialisti e all’Università di Teramo, dove ricopriva incarichi di docenza. Il procedimento a carico dei due conviventi, amministratori delle società teramane coinvolte, proseguirà con rito ordinario.