Ancora un tentativo di far entrare sostanze stupefacenti nel carcere di Castrogno, ancora una volta sventato grazie alla prontezza e all’esperienza del personale di Polizia Penitenziaria.
Durante i controlli di routine sui pacchi destinati ai detenuti, gli agenti hanno rinvenuto droga occultata con estrema cura all’interno di alcuni generi alimentari. L’intervento tempestivo ha impedito che la sostanza stupefacente arrivasse all’interno dell’istituto penitenziario.
A darne notizia è la Segreteria Provinciale del Si.N.A.P.Pe di Teramo, che in una nota ha lodato l’operato degli agenti, parlando di “capacità poliziesche” fondamentali per la riuscita dell’operazione e denunciando al tempo stesso le condizioni di lavoro difficili e i “turni massacranti” a cui il personale è sottoposto.
Il sindacato coglie anche l’occasione per sollevare un tema più ampio: la necessità di rivedere le norme che regolano l’invio di pacchi dall’esterno. “Considerato che i detenuti possono acquistare beni anche alimentari attraverso il servizio interno di spesa, sarebbe opportuno eliminare la possibilità di ricevere pacchi familiari, che rappresentano spesso un canale utilizzato per introdurre materiali non consentiti”.
Nel mirino anche l’ordinamento penitenziario, che nel 2025 compie 50 anni. “Per quanto da molti ritenuto innovativo – si legge nella nota – è ormai obsoleto. Servono riforme importanti e urgenti”.
Intanto, il plauso va agli agenti che, con dedizione e professionalità, hanno evitato un nuovo episodio di infiltrazione di droga nel carcere, garantendo la sicurezza dell’istituto e confermando l’importanza cruciale del controllo preventivo.