Ergastolo per Aldo Rodolfo Di Nunzio, 73 anni, ex ispettore dei vigili del fuoco, riconosciuto colpevole dell’omicidio della moglie, Annamaria D’Eliseo, 60 anni, collaboratrice scolastica. Il delitto è avvenuto il 15 luglio 2022 nel garage della loro villa a Iconicella di Lanciano.
La sentenza è arrivata dopo due ore e mezza di camera di consiglio: la Corte d’Assise di Lanciano, presieduta dal giudice Giovanni Nappi, con giudice a latere Maria Rosaria Boncompagni e sei giudici popolari, ha accolto in pieno la richiesta avanzata dal procuratore capo Mirvana Di Serio, emettendo la condanna al carcere a vita.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, Di Nunzio avrebbe strangolato la moglie con un filo elettrico, al culmine di una violenta lite. Il movente, ancora oggetto di discussione, sembra riconducibile a una profonda crisi familiare e a dissidi accumulati nel tempo.
Il caso ha suscitato forte impressione nella comunità locale, scossa dalla brutalità dell’omicidio e dalla figura dell’imputato, un ex servitore dello Stato con una lunga carriera alle spalle. Durante il processo, numerosi testimoni hanno raccontato i rapporti tesi tra i coniugi, delineando un quadro di tensioni irrisolte e silenzi pesanti.
La difesa, che ha sempre sostenuto la non colpevolezza dell’imputato, ha già annunciato ricorso in appello. Nel frattempo, la giustizia ha fatto il suo primo passo, con una sentenza che segna un punto fermo in una vicenda dolorosa che ha colpito nel profondo l’intera comunità frentana.