Si svolgerà nei giorni 4, 5 e 6 luglio la 162ª edizione della Fiera della Pastorizia di Piano Roseto, una delle manifestazioni più longeve e identitarie dell’intero territorio teramano. Un appuntamento che affonda le radici nella storia pastorale dell’Appennino e che anche quest’anno viene sostenuto con convinzione dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e dai Comuni di Crognaleto e Cortino, promotori dell’iniziativa.
L’organizzazione è affidata al Comitato Fiera della Pastorizia, composto dai rappresentanti della Camera di Commercio e dei Comuni coinvolti, con la collaborazione di un gruppo di lavoro che vede il contributo attivo di enti e realtà territoriali: dalle associazioni di categoria agricole al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dall’Associazione Regionale Allevatori all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise, dall’Università di Teramo alla ASL – Servizi Veterinari. A sostenere economicamente l’edizione 2025 anche l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo e il BIM Teramo.
L’edizione 2024 ha registrato la partecipazione di 43 aziende zootecniche e 30 produttori di specialità tipiche e artigianato agricolo, confermando il valore della manifestazione come vetrina e punto d’incontro per il mondo della pastorizia e della ruralità.
«La Camera di Commercio – ricorda la presidente Antonella Ballone – da oltre trent’anni sostiene l’organizzazione di quella che è la manifestazione più longeva della provincia di Teramo. L’allevamento ovino resta un segmento economico essenziale per la sopravvivenza e lo sviluppo delle aree montane».
Un messaggio condiviso anche dal Vicepresidente della Regione Abruzzo e Assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente, che evidenzia come la zootecnia rappresenti un settore chiave per le aree interne: «È un presidio sociale e ambientale, capace di contrastare lo spopolamento e valorizzare il territorio. Con l’istituzione del Tavolo Tecnico Regionale sulla Zootecnia intendiamo rafforzare il confronto tra istituzioni e operatori per sostenere innovazione e filiera».
Più preoccupati ma determinati i sindaci delle aree ospitanti. «Il nostro territorio – dichiara Orlando Persia, sindaco di Crognaleto – sta attraversando un periodo di forte difficoltà, anche infrastrutturale. Sostenere l’economia pastorale è oggi più che mai un atto necessario per contrastare l’ulteriore marginalizzazione».
Gli fa eco Marco Tiberi, sindaco di Cortino: «L’allevamento ovino è parte della nostra storia economica e culturale. Valorizzarlo non significa solo proteggere un’attività produttiva, ma anche creare opportunità turistiche ed economiche legate alla qualità delle produzioni locali».
Nei prossimi giorni sarà reso noto il programma completo della tre giorni di eventi, tra esposizioni, degustazioni, attività divulgative e momenti di festa. Una nuova edizione della Fiera che promette di essere, ancora una volta, un grande racconto collettivo della montagna abruzzese.