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Screenshot_2025-06-17_alle_17.44.13.pngGrande entusiasmo e partecipazione hanno accompagnato la presenza del Consorzio Punto Europa (COPE) e di Italia Nostra all’Expo Universale di Osaka 2025, dove, grazie al sostegno dell’Agenzia speciale della Camera di Commercio di Chieti Pescara, i due enti hanno contribuito a promuovere l’immagine dell’Abruzzo all’interno del Padiglione Italia.

Video immersivi, immagini suggestive, ologrammi e omaggi istituzionali hanno trasformato lo stand abruzzese in una finestra sul cuore autentico del territorio, riuscendo a coinvolgere il pubblico giapponese in un viaggio tra arte, cultura e innovazione. Un mix di tradizione e futuro, pensato per affermare l’identità regionale su uno dei palcoscenici internazionali più prestigiosi.

Alla cerimonia di presentazione hanno preso parte Filippo Lucci, presidente del COPE, e Paola Di Felice, direttrice del Museo delle Ceramiche di Castelli e referente di Italia Nostra, che hanno partecipato a un panel di alto profilo istituzionale aperto da Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, con la partecipazione del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega al turismo, Daniele D’Amario.

Uno dei momenti più significativi dell’evento è stata la donazione simbolica di oltre 50 piatti in ceramica castellana, offerti dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga al pubblico giapponese, come omaggio alla millenaria tradizione artistica del borgo di Castelli.

Non solo arte, ma anche tecnologia: il COPE ha presentato piattaforme in realtà virtuale sviluppate per la valorizzazione turistica e culturale del patrimonio abruzzese, che i visitatori hanno potuto esplorare tramite visori VR, apprezzando la capacità della Regione di coniugare innovazione e memoria.

«La risposta del pubblico è andata oltre ogni aspettativa – ha dichiarato Filippo Lucci –. L’Expo di Osaka si è rivelata una straordinaria vetrina internazionale, nella quale il nostro Abruzzo, e in particolare la provincia di Teramo, ha saputo incantare con le sue bellezze e con il talento del suo tessuto produttivo e culturale».

Sulla stessa linea Paola Di Felice, che ha sottolineato l'importanza del dialogo interculturale: «Il confronto con la ceramica giapponese è stato entusiasmante e ricco di spunti per nuove collaborazioni. Castelli guarda al futuro con la forza della sua storia, offrendo al mondo una ceramica che sa essere contemporanea nelle forme e nei colori».

Immagini evocative, testimonianze dal vivo e contenuti ad alto impatto emozionale hanno saputo raccontare al mondo un Abruzzo inedito: terra di borghi sospesi nel tempo, di competenze artigianali e saperi che si rinnovano, capace di parlare una lingua universale fatta di bellezza, autenticità e visione.