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Carabinieri della Stazione di Martinsicuro, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba Adriatica, hanno arrestato un cittadino tunisino senza fissa dimora, ricercato e destinatario di una condanna definitiva.

L’uomo era stato condannato all’inizio di maggio dalla Corte d’Appello dell’Aquila a 2 anni e 4 mesi di reclusione per rapina e porto abusivo di armi. I fatti risalgono al luglio 2022, quando il soggetto si era introdotto in un campeggio di Martinsicuro, dove aveva minacciato con un coltello il proprietario e alcuni dipendenti, riuscendo a rubare una bicicletta.

Nonostante il tentativo delle vittime di bloccarlo e la chiamata ai Carabinieri, il malvivente era riuscito a fuggire, lanciando la bicicletta contro i presenti per guadagnarsi la via di scampo. Le indagini condotte dai militari di Martinsicuro avevano permesso di identificarlo e di avviare il procedimento giudiziario che ha portato alla condanna definitiva.

La cattura è avvenuta in un casolare abbandonato nei pressi di Villa Rosa, dove il ricercato si era nascosto. Per sfuggire alla cattura, usciva solo di notte e cercava di confondersi tra connazionali presenti in zona. Ma i suoi spostamenti non sono passati inosservati ai Carabinieri, che dopo aver verificato la sua presenza, hanno fatto irruzione nel rifugio.

Al momento dell’arresto, l’uomo non ha opposto resistenza. È stato trovato in possesso di una discreta quantità di metadone e risultava anche destinatario di un ordine di espulsione emesso dal Questore di Potenza, mai rispettato. Per queste violazioni è stato denunciato alla Procura di Teramo.

Con numerosi precedenti per reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, l’arrestato è stato trasferito nel carcere di Teramo, dove sconterà la pena.