Una denuncia dura, senza giri di parole, quella arrivata oggi da Fabio Cioschi, fino ad oggi membro del Collegio di coordinamento della Macroarea 5 – Centro storico. In una lettera inviata agli altri componenti del Collegio, Cioschi ha annunciato le sue dimissioni immediate e irrevocabili, motivandole con un’analisi lucida ma impietosa del funzionamento dell’organo di rappresentanza territoriale. E' la prima dimissione di una serie di dimissioni che porteranno la portavoce Luigia Ancarani alla decadenza dal ruolo contestatissimo di portavoce della Macroarea più importante del capoluogo e alle nuove elezioni popolari non mediate, però, dall'attuale amministrazione comunale il cui operato viene contestato dal direttivo.
Secondo Cioschi, il Collegio si sarebbe ormai trasformato in una "scatola vuota", svuotato di ogni capacità propositiva e decisionale. A suo dire, alla base del malfunzionamento vi sarebbe un’impostazione "formale e verticistica" voluta dal Portavoce, che avrebbe ridotto il Collegio a un mero strumento di verbalizzazione e segreteria, senza alcuna reale incidenza sulla vita della comunità o sull’azione dell’Amministrazione comunale.
Uno degli aspetti più critici sollevati riguarda la gestione della comunicazione, in particolare attraverso la pagina Facebook e il sito del Comitato: da strumenti partecipativi e di raccordo con i cittadini, sarebbero divenuti semplici canali istituzionali, dove viene veicolata un'immagine rassicurante ma non corrispondente alla realtà vissuta nel centro storico.
Cioschi punta il dito anche sull'assenza di risposte concrete da parte dell'Amministrazione comunale alle richieste avanzate dall’Assemblea dei residenti su temi centrali come la sede del Comitato, la viabilità, la manutenzione urbana, la ricostruzione post-sisma e la crisi del centro storico. Questo silenzio avrebbe generato, a suo dire, una diffusa disillusione tra i cittadini, ormai convinti che la partecipazione non produca risultati tangibili.
Infine, Cioschi mette in discussione l’intera impostazione della Macroarea, definendola “uno strumento del tutto inefficace” per affrontare le problematiche del cuore della città, soprattutto in assenza di una reale rappresentanza dei singoli quartieri storici.
Le sue dimissioni aprono ora una fase di riflessione e di crisi per il Collegio di coordinamento e per il Comitato di quartiere, in un momento già difficile per il centro storico di Teramo, alle prese con sfide vecchie e nuove.
Domani si dimetterà anche l'avvocato Antonella D'Angelo Gallo davanti alla stampa convocata per le ore 9,30, seguiranno altre dimissioni. La Ancarani ha oramai le ore contate.