“Il comitato ha perso la rotta, le voci dei cittadini vengono ignorate” — con queste parole Cinzia Fino, componente della Macroarea 5, ha annunciato le sue dimissioni con un post su facebbok che non lascia spazio a dubbi: la sua decisione è frutto di una profonda insoddisfazione rispetto alla direzione che l’organo ha preso negli ultimi tempi.
Una scelta definita "sofferta ma necessaria", maturata dopo un’attenta riflessione sulle dinamiche interne e su ciò che, secondo la stessa Fino, è ormai un progressivo allontanamento dagli obiettivi originari del comitato.
LE ACCUSE ALLA PORTAVOCE E IL VENIR MENO DELLA COLLEGIALITÀ
Tra i punti più critici sollevati, Fino denuncia apertamente la gestione accentrata della portavoce del comitato (Luigia Ancarani), accusata di "aver assunto un potere decisionale quasi assoluto, agendo spesso senza consultare adeguatamente il collegio". Un comportamento che, a suo dire, ha minato la collegialità, svuotando il comitato della sua funzione rappresentativa.
IL MANCATO ASCOLTO DEI CITTADINI
Non meno gravi le accuse relative al rapporto con i residenti: “Le lamentele, le proposte, le necessità dei residenti vengono spesso relegate ai margini, se non del tutto ignorate”, scrive Fino. Secondo lei, il comitato avrebbe smesso di ascoltare il territorio, perdendo il contatto con le reali esigenze del quartiere.
UNA DENUNCIA ANCHE CONTRO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
La lettera di dimissioni si estende anche a una critica più ampia all’amministrazione comunale, accusata di non dare seguito alle richieste avanzate tramite il comitato. “Le istanze portate avanti dalla cittadinanza rimangono spesso lettera morta”, afferma, sottolineando come questo immobilismo stia minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali.
IL SENSO DI DISILLUSIONE DEI RESIDENTI
Per Fino, le conseguenze di questa situazione sono tangibili: “Quando le promesse non vengono mantenute e le voci dei cittadini non vengono ascoltate, la fiducia si sgretola. E senza la fiducia dei cittadini, il nostro lavoro perde di significato e di efficacia”.
UN ADDIO CON L’IMPEGNO A CONTINUARE DA FUORI
La conclusione della lettera non è un abbandono dell’impegno civico, ma un cambio di rotta: “Non posso più fare parte di un comitato che ha perso il contatto con la realtà del quartiere. Ma il mio impegno per la comunità rimarrà inalterato, e continuerò a lottare per la voce dei cittadini, seppur in altre forme”.
CINZIA FINO LASCIA DUNQUE IL COMITATO CON UNA PRESA DI POSIZIONE NETTA. Le sue parole pongono interrogativi seri sul futuro del comitato e sulla capacità delle istituzioni locali di ristabilire un vero dialogo con la cittadinanza.