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Piergiorgio FerrettiTra i fin troppo spesso paradossali capi d’accusa che, nel corso di questi anni di opposizione, le minoranze politiche atriane hanno utilizzato per cercare di dimostrare quanto la nostra amministrazione fosse colpevole di non si sa quali e quante colpe, quella della chiusura di uno sportello bancario è probabilmente una delle più paradossali, oltre ad essere l’ennesima manifestazione di inadeguatezza politica. E’ quindi necessario, in queste poche righe, spiegare ai costruttori del paradosso che il Mondo è cambiato. Il sistema bancario, oggi, è completamente diverso: le banche così come le si intendeva un tempo sono state sostituite da un parallelo sistema bancario digitale. Esistono addirittura banche solo “on line”, con uno sviluppo dei sistemi che ha provocato, nel solo 2024, la chiusura di 508 sportelli in tutta Italia. Non si può arrestare il futuro, ma si deve essere in grado di intuirne le potenzialità e di sfruttarne le possibilità. Così come stiamo facendo noi, con le nostre iniziative, che hanno fatto di Atri il baricentro scolastico di un vasto territorio; con le nostre scelte che hanno favorito la nascita di un ramificato tessuto di strutture ricettive; con le numerose opere pubbliche in itinere che renderanno la nostra città sempre più funzionale, sicura e moderna; con le iniziative nel campo della cultura e del sociale e tanto altro. Costruire il futuro, non inseguire il passato. Non è colpa del Sindaco, quindi, né del governo cittadino, se chiude uno sportello ad Atri, è solo il futuro che avanza. Un futuro nel quale, e valgano queste parole come preavviso di ben altre azioni, non sarò più disposto ad accettare il fuoco incrociato delle illazioni diffamatorie del quale, col fare di chi non ha argomenti e quindi s’affida alla bassa insinuazione, si continua a farmi bersaglio. Con sconcertante disinvoltura, si utilizza il riferimento a comportamenti “clientelari”, accusando me, e l’azione del governo cittadino che mi onoro di guidare, di chissà quale subdola azione di favoritismo. Allora, si abbia il coraggio delle parole: si facciano nomi, si svelino situazioni, si rivelino clientele e clienti, se davvero si vuole alzare gli scudi da difensori della verità, si abbia la forza di raccontarla quella verità, ma senza allusioni o riferimenti velati inesistenti, senza accenni o richiami, si facciano nomi, cognomi, indirizzi, luoghi, cifre, circostanze e, soprattutto, si producano le prove.
Piergiorgio Ferretti
Sindaco di Atri