Sindaco e presidente della Provincia parlano già di riapertura parziale del Delfico. Nelle ultime ore, Camillo D’Angelo e il primo cittadino Gianguido D’Alberto stanno rilasciando dichiarazioni pubbliche in giro per la città, annunciando il possibile rientro a settembre di circa 600 studenti – su un totale di 1.200 – all’interno del Liceo classico “Delfico”, sotto sequestro dallo scorso ottobre per presunti problemi strutturali. Il piano prevede l’ingresso di metà della popolazione scolastica in un’ala dell’edificio, mentre nell’altra si procederebbe parallelamente con l’avvio dei lavori di adeguamento sismico. Un cantiere in movimento, come spesso accaduto in passato nelle scuole teramane. Un annuncio che, in realtà, non sorprende più di tanto: la Provincia ha recentemente deliberato l’istituzione di un tavolo permanente con funzione di monitoraggio e confronto sulla vicenda, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Tuttavia, pesa ancora l’attesa dell’esito dell’esame LC3, un’analisi tecnica di terzo livello ritenuta decisiva per valutare la reale stabilità dell’edificio. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Provincia, il responso non arriverà prima di Ferragosto. Nonostante questa incertezza, i vertici istituzionali sembrano già avere una tabella di marcia chiara: 600 studenti dentro, 600 ancora fuori, sistemati nei locali provvisori alla Cona, dove intanto sono partiti i lavori per la costruzione di un nuovo campus scolastico. Intanto, l’ex sede del Consorzio Agrario, utilizzata finora per ospitare parte delle classi, sarà presto destinata alla Prefettura, come da accordi precedenti. Il tavolo permanente, come indicato dalla delibera, avrà il compito di garantire trasparenza, partecipazione e confronto, includendo il presidente della Provincia, i consiglieri provinciali, i dirigenti scolastici, il Comune, l’Ufficio scolastico provinciale e i rappresentanti di studenti e famiglie.
EdC