Un taglio netto, improvviso e – per l’organizzazione – ingiustificato. Il contributo della Regione Abruzzo alla Interamnia World Cup, celebre torneo internazionale di pallamano giovanile che da oltre mezzo secolo porta a Teramo migliaia di atleti da tutto il mondo, è stato ridotto da 33.000 euro a soli 4.000, erogati peraltro a manifestazione già conclusa.
La notizia ha suscitato profonda preoccupazione tra gli organizzatori, che parlano apertamente di un rischio concreto per la sopravvivenza dell’evento. Già provata da tre anni di sospensione causa pandemia e da un forte incremento dei costi logistici e organizzativi, la Coppa Interamnia rischia ora un colpo fatale.
«Un taglio così repentino e senza alcun confronto preventivo – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori – vanifica il lavoro di un anno e mette in crisi l’esistenza stessa di un patrimonio identitario della città di Teramo.»
I numeri parlano chiaro: in oltre 50 edizioni, più di 10.000 squadre e circa 200.000 persone tra atleti, tecnici e accompagnatori hanno raggiunto Teramo da ogni angolo del mondo. Sono 15.000 i partecipanti coinvolti in escursionisul territorio e oltre 2.000 gli artisti che hanno animato la manifestazione negli aspetti ricreativi e culturali. Solo quest’anno, il numero delle nazioni partecipanti è aumentato, segno tangibile della vitalità e dell’interesse internazionale che ancora ruota attorno all’evento.
La Coppa Interamnia, d’altronde, non è solo sport. È simbolo di pace, inclusione, diplomazia internazionale, e rappresenta un volano economico fondamentale per l’intera provincia: turismo, accoglienza, commercio e cultura beneficiano ogni anno del suo impatto positivo.
Per questo l’organizzazione chiede un confronto urgente con la Regione Abruzzo, per chiarire le reali intenzioni dell’ente e valutare soluzioni concrete che possano salvaguardare una manifestazione che ha reso Teramo capitale mondiale della pallamano giovanile.