Un ramo in faccia compreso nel collaudo? È la domanda – ironica ma amara – che si pongono in queste ore diversi ciclisti e cittadini dopo aver percorso la nuova pista ciclabile di via Po, recentemente inaugurata come parte del piano di mobilità sostenibile in città.
Nonostante l’intervento sia stato ufficialmente collaudato, numerosi utenti segnalano che i rami sporgenti di alcuni alberi finiscono dritti sul percorso, obbligando i ciclisti a piegarsi o a rischiare di essere colpiti in pieno volto. “Prendersi un ramo in faccia rientra nel progetto?”, si chiede sarcasticamente un utente in un post che in poche ore ha fatto il giro dei social.
L’episodio, oltre a sollevare dubbi sul livello di manutenzione, riapre il dibattito sulla reale fruibilità delle nuove infrastrutture urbane: funzionano davvero? Sono sicure?
I cittadini ora chiedono un intervento immediato di potatura e maggiore attenzione nei prossimi collaudi: perché una pista ciclabile, per essere davvero moderna, non può diventare un percorso a ostacoli.