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zanzara-pixabay-2-2.jpgResta alta l'allerta per il virus
West Nile. I casi in Italia sono in crescita ed anche il
bilancio delle vittime si allunga di giorno in giorno: al
momento sono otto i pazienti deceduti dall'inizio dell'anno,
l'ultimo stamani. Ed anche il numero delle infezioni stimate sul
territorio nazionale preoccupa: sarebbero almeno 10mila, la
maggioranza in forma asintomatica. Il picco dei casi si prevede
dopo Ferragosto, ma a destare timore è anche l'imprevedibilità
di questo virus diffuso dalle comuni zanzare Culex.
L'ultima vittima è un uomo di 72 anni deceduto nell'ospedale
di Caserta, dove era ricoverato. Si tratta del quarto decesso in
Campania e l'ottavo in Italia. L'anziano, di Maddaloni, nel
Casertano, aveva malattie pregresse e un quadro clinico
complesso. Sempre di Maddaloni anche un'altra delle quattro
vittime campane. Quanto al numero dei casi confermati, l'ultimo
bollettino dell'Istituto superiore di sanità, risalente alla
scorsa settimana, ne segnalava 31 soprattutto concentrati tra
Lazio e Campania. In pochi giorni, però, le infezioni segnalate
e confermate sono notevolmente aumentate. Anche oggi, due nuovi
casi si sono registrati in Lombardia. Si tratta di due donne,
una 38enne a Milano e una 66enne a Pavia. Soltanto quest'ultima
è attualmente ricoverata. E in Campania, sempre oggi, sono stati
resi noti altri due casi di positività al virus, e uno dei
pazienti è in gravi condizioni. A L'Aquila sono in corso
accertamenti su un unico caso sospetto segnalato. Quanto alle
donazioni di sangue, nelle province dove è stata certificata la
presenza del virus vengono eseguiti specifici test sulle sacche.
Nelle altre regioni dove il virus non è rilevato, se non è
prevista l'esecuzione del test, il donatore dovrà astenersi per
28 giorni se ha soggiornato in aree a rischio. Dal canto loro,
le istituzioni invitano alla calma. Per il presidente della
Regione Campania, Vincenzo De Luca, "sul West Nile non c'è
emergenza, ma preoccupa l'incapacità dei dirigenti del ministero
della Salute". La situazione "è assolutamente sotto controllo e
i cittadini possono stare tranquilli" anche per il direttore
generale del Welfare di Regione Lombardia, Mario Melazzini.
Il numero delle infezioni appare però in aumento. Attualmente
in Italia, afferma all'ANSA Federico Gobbi, direttore
Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali e Microbiologia
dell'Irccs Ospedale Sacrocuore Don Calabria Negrar, "è possibile
stimare la presenza di almeno 10mila infezioni da virus West
Nile, la maggior parte asintomatiche". Il calcolo è effettuato
sulla base del numero attuale di decessi registrati nel 2025. Le
infezioni, avverte l'esperto, "potrebbero aumentare ma è
difficile ipotizzare come andrà, perchè questo virus è
imprevedibile sia in relazione al target di persone che verrà
colpito sia nell'andamento". Cruciali restano, dunque, la
sorveglianza e il monitoraggio: "Purtroppo, se ci saranno più
infezioni - afferma - aumenteranno inevitabilmente sia i casi
gravi di neuro-encefalite sia i decessi". Anche Antonello
Maruotti, ordinario di Statistica all'università Lumsa, stima
che nelle prossime settimane "i casi continueranno ad aumentare:
la curva di solito comincia a crescere da metà luglio
raggiungendo il picco fra la seconda e la terza settimana di
agosto. Per poi scendere rapidamente subito dopo". Intanto, la
Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere
(Fiaso) ha attivato la propria rete di ospedali sentinella su
tutto il territorio per supportare il monitoraggio della febbre
West Nile, in seguito ai recenti focolai in diverse aree del
Paese. Una "azione concreta per garantire una sorveglianza
precoce e coordinata dei casi e contribuire alla sicurezza dei
cittadini, in collaborazione con le autorità sanitarie regionali
e nazionali", afferma Fiaso. "La rete delle aziende sanitarie è
pronta a fare la sua parte. Con l'attivazione degli ospedali
sentinella, mettiamo a disposizione un'infrastruttura di
monitoraggio capillare e affidabile, che ha già dimostrato la
sua efficacia durante la pandemia da Covid-19", sottolinea
Giovanni Migliore, presidente Fiaso.