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Il futuro dei Prati di Tivo, storica località turistica del Gran Sasso teramano, continua a essere al centro del dibattito. A parlare stavolta è Marco Finori, ex gestore e profondo conoscitore dell’area montana, che con parole dirette lancia un messaggio chiaro: “Nessun consorzio potrà far ripartire davvero i Prati se prima non si affrontano le questioni strutturali e gestionali alla base del fallimento degli ultimi anni e punta il dito sulla recente manifestazione di interesse di due società alla Gst (LEGGI QUI)). L’imprenditore conclude con un appello: “Non serve l’ennesimo consorzio o tavolo tecnico. Servono fatti, investimenti e una visione a lungo termine. Solo così i Prati di Tivo e Prato Selva potranno davvero tornare a vivere.” La prossima settimana è attesa la sentenza di appello con la quale Finori ha chiesto il sequestro degli impianti. 

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