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scuolabusLa mobilitazione dei mesi scorsi di FILT CGIL Teramo e della Filt CGIL Abruzzo-Molise, ha evidenziato la problematica dei dipendenti del trasporto scolastico che non hanno potuto beneficiare delle cassa integrazione nei mesi di febbraio e marzo, quando le scuole erano chiuse per la pandemia e gli scuolabus sono rimasti fermi.

Una questione con risvolti nazionali, che ha visto Teramo capitale della lotta per il riconoscimento di un diritto sacrosanto: una battaglia così giusta che, nella risposta ad un'interrogazione parlamentare, lo stesso Ministro del lavoro Orlando ne ha riconosciuto le ragioni.

Peccato però che le intenzioni del Ministro non si siano tramutate in provvedimenti normativi e che nel decreto “sostegni-bis” non vi sia stata traccia della cassa integrazione per queste lavoratrici e lavoratori.

Adesso, in fase di conversione parlamentare del decreto, c'è l'ultima possibilità che questi lavoratori (200 nella sola provincia di Teramo) vedano riconosciuto il diritto ad una, seppur ridotta, retribuzione e contribuzione nei mesi in cui, a causa dell'emergenza Covid, non hanno potuto lavorare. È necessario, quindi, che il Parlamento, in fase di conversione del decreto “sostegni-bis”, accolga l'emendamento a firma dell'Onorevole Stefania Pezzopane ed altri, e che non si perda l'ultimo autobus utile per non lasciare “a piedi” queste lavoratrici e questi lavoratori.

Cordiali saluti

     Segreteria provinciale Filt Cgil Teramo

     Di Eugenio Aurelio   Maurizio De Iuliis