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SOLDICONTANTICon il 29,6% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, l’Abruzzo è al 13° posto della classifica italiana stilata dallo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 settembre 2021. Rispetto al trimestre precedente, aumentano i pagamenti puntuali (+4,6%) e diminuiscono quelli effettuati con ritardi superiori ai 30 giorni (-5,5%), passati dal 18,2% al 17,2%.
In regione, Pescara è la provincia che fa segnare sia la crescita più elevata di pagamenti alla scadenza (+6,6%), sia il maggior decremento dei pagamenti in grave ritardo (-6,5%), seguita da L’Aquila (-6,1%).
Per quanto riguarda la classifica delle province, in Abruzzo la migliore è Teramo (66°), seguita da Chieti (74°), L’Aquila (80°) e Pescara (90°). A confronto con giugno 2021, Chieti e Pescara perdono una posizione, mentre restano stabili L’Aquila e Teramo.
  La puntualità dei pagamenti delle imprese nel terzo trimestre dell’anno conferma la ripresa economica in Italia delineata dalle Istituzioni e dagli Istituti di ricerca: a settembre le aziende che pagano puntualmente i propri fornitori sono il 38%, il miglior dato degli ultimi 10 anni, in aumento del 4,1% rispetto al trimestre precedente e del 9,5% a confronto con la fine del 2019. È quanto emerge dallo Studio Pagamenti aggiornato al 30 settembre 2021 e realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information.  Diminuiscono inoltre (-7,8%) le aziende che effettuano i pagamenti con un ritardo di oltre 30 giorni, passate dal 12,8% del giugno scorso all’11,8% di settembre. “I dati indicano un significativo consolidamento della fase di ripresa cominciata a inizio anno”, commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS. “Tuttavia, l’impatto negativo dell’emergenza Covid-19 sull’economia del nostro Paese non si è ancora del tutto esaurito, come testimoniato dalla crescita dei pagamenti in grave ritardo (+12,4%) rispetto a fine 2019”. Calabria (+10,6% rispetto a giugno), Campania (+6,4%) e Sicilia (+5,6%) sono le regioni che fanno segnare l’incremento più elevato dei pagamenti puntuali, ma nonostante questo rimangono in coda nel ranking italiano della puntualità. La Sicilia, con il 20,9% di aziende che pagano alla scadenza, è in ultima posizione, preceduta da Calabria (22,9%) e Campania (24,8%). Guida la classifica la Lombardia (47,4%), seguita da Emilia - Romagna (46%), Veneto (45,8%), Friuli - Venezia Giulia (45,1%) e Marche (43,8%). In base allo Studio di CRIBIS, il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni va, nell’ordine, a Sicilia, Calabria e Campania, rispettivamente con il 20,7, il 19,8 e il 18,6%. La Calabria, però, è fra le regioni dove i pagamenti in grave ritardo sono diminuiti più che altrove rispetto a giugno (-10,4%), preceduta solo da Friuli -Venezia Giulia (-10,9%) e Trentino - Alto Adige (-11,1%). La classifica delle province più virtuose vede in testa Brescia, seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco e Reggio-Emilia, mentre in ultima posizione troviamo Trapani, preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Crotone ed Enna. Rispetto allo scorso trimestre, le province che hanno guadagnato più posizioni sono Belluno, che dal 20° posto sale al 10°, Verbania (dal 24° al 16°), Foggia (dal 90° all’85°) e Pordenone (dal 17° al 12°); Ravenna, che scende dal 15° al 23°, e Forlì-Cesena (dal 10° al 15°) sono invece quelle che ne hanno perse di più. Per quanto riguarda i settori, lo Studio di CRIBIS indica fra i più virtuosi nei pagamenti quelli di assicurazioni e broker, dei servizi legali e dei prodotti in gomma e plastica, mentre all’ultimo posto nel ranking della puntualità dei pagamenti troviamo settori fra i più colpiti dallo sviluppo della pandemia, quali bar e ristoranti, il trasporto aereo e i settori governativi.