“L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), Segreteria Regionale Abruzzo, esprime forte preoccupazione per l’ipotesi di aumento dell’addizionale regionale IRPEF, che colpirebbe in particolare la fascia di reddito tra i 28.000 e i 50.000 euro, con un incremento dell’aliquota dall’1,73% al 2,63%.
La nostra categoria rientra interamente in questa fascia reddituale e un tale incremento rappresenterebbe un colpo significativo per migliaia di lavoratori, vanificando di fatto i recenti aumenti contrattuali e aggravando ulteriormente la pressione fiscale su chi contribuisce onestamente al sistema tributario.
USIF evidenzia, inoltre, come questa misura penalizzerebbe in modo sproporzionato i lavoratori dipendenti e le categorie che già versano regolarmente le imposte, senza affrontare il problema dell’evasione fiscale. Ancora una volta si sceglie di colpire chi è tracciabile e chi non può sottrarsi ai propri obblighi, mentre nel nostro Paese continua a esistere una vasta area di sommerso economico, con soggetti che beneficiano di prestazioni pubbliche senza contribuire equamente al sistema fiscale.
Chiediamo quindi un ripensamento su questo intervento, invitando la Regione Abruzzo ad avviare un confronto con tutti gli attori interessati per trovare soluzioni più eque ed equilibrate. Non possiamo accettare che i lavoratori onesti vengano ulteriormente penalizzati. Ci auguriamo che il Presidente Marsilio e la Giunta regionale ascoltino il nostro appello e riconsiderino questa misura prima che diventi realtà.
USIF resta disponibile a un confronto istituzionale per discutere soluzioni alternative che tutelino il potere d’acquisto dei lavoratori e garantiscano maggiore equità fiscale”. Lo dichiara Augusto D’Alessandro, Segretario Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF)