L’Aquila e altri Comuni capoluoghi di provincia colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016, quindi anche Teramo, Rieti, Macerata ed Ascoli, potranno nuovamente dotarsi di un Direttore Generale. Questo è il principale effetto sul territorio del Decreto-Legge «Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14 marzo 2025. Il provvedimento concede un’importante eccezione alla normativa introdotta tra il 2009 e il 2010, che prevedeva che solo le città sopra i centomila abitanti potessero avere un Dg. Ad esempio, il Comune dell’Aquila aveva il suo Dg già sotto l’amministrazione Cialente, ma in seguito fu costretta a rinunciarvi. Grazie a questa modifica normativa, dal 2025 al 2030 anche i Comuni capoluogo di provincia inclusi nei crateri sismici del 2009 e del 2016, potranno avvalersi di questa figura amministrativa. L’introduzione dell’eccezione risponde all’esigenza di garantire una maggiore efficacia nella fase conclusiva della ricostruzione post-sisma. A differenza dei dirigenti, quella del Dg è una figura di nomina fiduciaria e scelta direttamente dal sindaco. Ha il compito di “governare” la macchina amministrativa del Comune. Coordina quindi il lavoro dei dirigenti e supervisiona l’attuazione delle politiche stabilite dall’amministrazione. Di questo argomento, però, il Sindaco di Teramo vuole occuparsi marginalmente al momento, un po' perchè non ha un nome ed un curriculum all'altezza ( l'ultima volta che Teramo ebbe un direttore generale sotto Maurizio Brucchi Sindaco questo fu Furio Cugnini) da proporre (i nomi spendibili sarebbero quelli di: Pierangelo Stirpe che però sta molto bene dove si trova: al Ruzzo, di Vincenzo Rivera in predicato di prendere il posto di Antonio Sorgi che va in pensione dalla Regione) un po' perchè, come è noto, D'Alberto è uomo dalle lunghe meditazioni, ama rifletterci su bene e poi perchè da anni oramai, all'interno del Comune di Teramo si combatte una guerra tra dirigenti e personale tutto. Manca un assessore forte, visto che la Tulli non si occuperebbe delle varie problematiche che affliggono i dipendenti comunali. Regna un malumore importante, dunque, tra gli uffici, un mugugnare quasi imbarazzante che ha portato un funzionario dell'ufficio commercio (che ha preso il posto di Glauco Falasca andato in pensione): l'avvocato Fabio Pirocchi vincitore di concorso tre anni fa a dimettersi, pare per incomprensioni con un assessore. Pare. Oggi, comunque, è il suo ultimo giorno da impiegato comunale. Sarebbe in partenza anche, ma per trasferimento (grazie ad un vecchio concorso nel quale entró in graduatoria) l'ex dirigente facente funzione e non riconfermato da D'Alberto, l'ingegner Remo Bernardi che ha chiesto di andare dal Comune alla Provincia. E ci sta la richiesta. I ben informati ci dicono che quest'estate potrebbe traslocare, del resto tornato funzionario per scelta politica il suo, ora, è un ruolo secondario.
Elisabetta Di Carlo