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Nel difficile quadro economico-finanziario nel quale si trova impelagata l’Amministrazione comunale di Teramo, con le milionarie anticipazioni di tesoreria e le centinaia di migliaia di euro di interessi passivi annui che i cittadini sono costretti a sopportare, appare necessario ed urgente porre in essere una rivoluzione amministrativa che regolarizzi l’intero sistema delle entrate comunali.
La lunga esternalizzazione dei servizi di accertamento e riscossione, appaltati alla SOGET S.p.A. prima e CERIN Srl poi, oltre ad essere eccessivamente onerosa, si rivela inefficiente sia per le vicissitudini giudiziarie che hanno coinvolto entrambe le società (con arresti, dichiarazioni di inaffidabilità, sentenze di condanna, ecc.), sia per la perdita di controllo delle varie fasi delle entrate comunali (vedasi la questione dei crediti dichiarati inesigibili dai concessionari delegati che costano alle casse comunali ingenti perdite di gettito e, paradossalmente, tramutano l’ente da creditore a debitore per centinaia di migliaia di euro dovuti al concessionario per il rimborso di inefficaci procedure esecutive e cautelative).
La soluzione che propone la Lista Civica “Teramo 3.0” è totalmente innovativa, avendo studiato nel merito le problematiche di settore e potendoci avvalere dei massimi professionisti locali in materia di tributi, fra i quali annoveriamo Massimo Ridolfi, Ufficiale della Riscossione teramano fra i massimi esperti in materia di esecuzione fiscale.
La chiave per efficientare e risparmiare passa attraverso la internalizzazione dei servizi di accertamento e riscossione volontaria e coattiva, tramite l’istituzione di un unico UFFICIO RISCOSSIONE ENTRATE COMUNALI che abbia cura di coordinare, omogeneizzare e gestire l’intera fase patologica delle entrate comunali, siano esse tributarie, extratributarie, sanzionatorie, patrimoniali e dei servizi a richiesta.  
Come è noto, le entrate del Comune sono molteplici e di varia natura, accanto alle tasse e alle imposte come l’IMU, la TARI, la TASI, la COSAP/TOSAP, gli accessi carrabili e l’imposta sulle pubblicità, sono molto rilevanti anche i diritti sulle affissioni, la Bucalossi, gli affitti attivi, i verbali per le violazioni al Codice della Strada e le violazioni ambientali, i servizi a domanda individuale come le mense scolastiche e gli scuolabus.
Ogni cespite viene curato – nella sua fase fisiologica – dagli Uffici comunali preposti, ma l’Ente ha perduto ogni capacità di gestione perché le banche dati, la base imponibile, la platea dei contribuenti e i pagamenti vengono curati dalla società esterna appaltatrice dei servizi di accertamento e riscossione, la quale si limita solo alle entrate tributarie oggetto dell’appalto, peraltro con i ritardi dovuti ai cinque anni nei quali si compie la prescrizione, dato che la società appaltatrice lavora sull’intero territorio italiano con una clientela molto vasta.
Reinternalizzare i predetti servizi nell’istituendo UFFICIO RISCOSSIONE ENTRATE COMUNALI rappresenta una soluzione economica, efficace ed efficiente in quanto occorre iniziare a ragionare in termini di entrate comunali nel loro complesso, bisogna definire e adottare una procedimentalizzazione unica facente capo ad un unico Ufficio preposto che curi la filiera delle entrate, dei solleciti di pagamento, degli accertamenti e delle riscossioni volontarie e, soprattutto, coattive.
Tale UFFICIO RISCOSSIONE ENTRATE COMUNALI dovrà fungere da raccordo con tutti i Settori che generano delle entrate per il Comune, laddove i singoli Settori continueranno a svolgere le procedure fisiologiche con i relativi incassi, mentre l’UFFICIO RISCOSSIONE ENTRATE avrà cura di gestire la fase patologica: solleciti, accertamenti, ingiunzioni, ordinanze, pignoramenti, fermi amministrativi, riscossioni, ecc.  
In concreto, attraverso un supporto tecnico-professionale specifico da reperire sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, occorrerà procedere alla formazione del personale interno all’Amministrazione comunale, alla creazione delle Banche dati, all’adozione dei modelli procedimentali standard, alla messa in rete dei messi notificatori.  
Solo così sarà possibile regimentare le entrate, ad esempio evitando accavallamenti nelle ingiunzioni a carico dei contribuenti, e regolarizzare i crediti derivanti dai tributi comunali e dagli altri cespiti non tributari.
Solo così si eviteranno le sofferenze di bilancio e di cassa, si ridurranno i residui, si accorceranno le tempistiche delle fasi di recupero dei crediti, si asciugheranno le anticipazioni di tesoreria e i relativi interessi passivi, con un reale risparmio di centinaia di migliaia di euro per le casse comunali e, di conseguenza, per tutti i contribuenti teramani.
La normativa consente da oltre 15 anni un simile indirizzo politico, reso impossibile dai clientelismi e dagli interessi particolari che hanno soffocato l’Amministrazione nelle ultime sciagurate gestioni.

Lista Civica “Teramo 3.0”