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"Perchè il sindaco Brucchi ha sempre parlato di un rendiconto di gestione TeAm già in possesso del Comune se poi, a febbraio scorso,ha diffidato la società a rimettere i famosi rendiconti delle annualità 2010, 2011, 2012 e 2013?" La domanda se la pone il consigliere comunale del Pd, Manola Di Pasquale. L'ex candidata sindaco cita protocollo e data della lettera con cui l'ente richiedeva alla Te.Am, come quale responsabile dello Sportello Tia, l’avvio di una serie di attività per la riscossione delle somme che risultavano ancora da incassare e riferite alla TIA degli anni  dal 2010 al 2013 per circa euro 13 milioni. La Di Pasquale, ieri, ha protocollato una richiesta di formale copia dei detti rendiconti se depositati, e per avere informazioni in merito all’avvio delle procedure di riscossione coatta dei crediti TIA vantati dal Comune. Il consigliere comunale del Pd ricorda che "dei 13 milioni di euro non  tutto sarà riscosso e sarà, dunque, spalmato e ripartito sulla tariffa che ogni cittadino teramano dovrà pagare,  con un conseguenzialeo aumento della spesa pro capite: "E, come è noto, i ritardi nell’avvio della fase di riscossione coatta non facilitano il recupero", prosegue la Di Pasquale. Che aggiunge: "L’amministrazione comunale di Teramo qualche tempo fa ha deciso di mettere a gara il servizio di  riscossione  del tributo, utilizzando come parametro di valutazione soltanto il dato economico, il miglior agio per il Comune e non già il miglior progetto per una efficace riscossione; tale criterio  ha determinato l‘aggiudicazione  da parte della CE.R.IN Srl di Bitonto di Bari, società il cui titolare è indagato. Società, ricorda la Di Pasquale, "che ad oggi non è stata ancora incaricata del servizio". "Chi si sta occupando del recupero dei crediti TIA degli anni dal 2010 al 2013?", chiede la Di Pasquale. E ancora: "In cinque anni i crediti tributari prescrivono ed il trascorrere del tempo comunque non facilita il recupero, soprattutto nei confronti di aziende e società.  Scelte politiche sbagliate che graveranno nuovamente sulle tasche dei cittadini teramani?"   Manola-Di-Pasquale1