Voglio esprimere il mio personale saluto al direttore del carcere di Castrogno, Stefano Liberatore, che lascia la nostra città per assumere la direzione della casa circondariale di Sulmona. Da avvocato, ho avuto modo di apprezzarne l’impegno e la professionalità. L’occasione del saluto, mi offre la possibilità di parlare del tema del carcere. Non è tema “del Comune”, quello dei problemi quotidiani della casa circondariale di Castrogno, lo so, ma visto che nella mia visione del ruolo del Primo Cittadino non esiste un problema in città che non sia anche del Sindaco, credo che il Comune possa e debba contribuire a trovare una soluzione.
Leggere, quasi ogni giorno, di agenti di polizia penitenziaria aggrediti, di celle sovraffollate, di disagi organizzativi significa sentire l’obbligo istituzionale di impegnarsi nella ricerca di ogni possibile rimedio.
Ed è quello che ho intenzione di fare, coinvolgendo la filiera istituzionale che ci vedrà finalmente partecipi di un dialogo che, attraverso la Regione, possa arrivare alle sedi ministeriali.
Il Carcere di Castrogno ha bisogno di personale e di interventi, e sono queste le richieste alle quali, per quanto sarà nelle mie possibilità in qualità di Sindaco, cercherò di trovare una risposta. Per la dignità di chi vive il Carcere, dietro e davanti le sbarre.
Carlo Antonetti