Prima un sussurro, poi una voce, quindi un mormorio, alla fine: una vera e propria “incazzatura”, quella che vedrebbe l’uno contro l’altro due assessori della Giunta attuale, e cioè il delegato alla Cultura, Andrea Core e il vicesindaco Giovanni Cavallari. Oggetto del contendere? Una candidatura, e più precisamente quella di Mimmo De Carolis, ex capo di Gabinetto della Questura, che avrebbe deciso di accettare la proposta di correre per un seggio in Consiglio sotto le insegne di Bella Teramo, la lista di Cavallari. Una notizia che sarebbe stata accolta in maniera molto negativa da una parte della tifoseria teramana, quella che negli anni ha subito i daspo e che non ha mai fatto mistero di considerare “repressive” le iniziative della stessa Questura. Ed è la stessa parte della tifoseria che, secondo Core, si identificherebbe anche in quegli ideali della sinistra storica, dei quali lo stesso assessore si fa portatore. La candidatura di De Carolis, dunque, crea una reazione nell’elettorato di Core, che è diventato un vero e proprio malumore dello stesso Core nei confronti di Cavallari. Il problema, è che il vicesindaco uscente sta cercando di fare una lista che gli garantisca un risultato elettorale tale da proiettarlo verso la candidatura a Sindaco nel 2028. Ambizioso da sempre, protagonista di un clamoroso dietrofront anni fa, che “incasinò” non poco il “suo” Pd, solo perché pretendeva la certezza di una candidatura regionale, Cavallari cerca il grande risultato in questa elezione, conscio del fatto che non bastano le promesse, specie quelle sui “grandi progettI” a garantire i voti, specie se poi si scopre che sulle scuole è stato presentato un solo progetto. Intanto, ha messo sul logo della lista anche la sua firma. Come fanno i candidati Sindaco