Nei giorni scorsi si è svolto l’incontro “Teramo sul Contemporaneo”, nella Corte interna della Biblioteca Delfico,con lo scrittore Stefano Dal Bianco che ha dialogato con Matteo Fantuzzi Il progetto è promosso da Fidapa BPW Sezione di Teramo; Presidente di Fidapa: ileana Lauri, l’assessore Antonio Filipponi, il vicepresidente della provincia Andrea Core, la CPO regionale rappresentata dalla consigliera Amelide Francia, la CPO provinciale rappresentata dalla consigliera Benedetta Giannella, il presidente della Fondazione Piero di Felice. Abbiamo dialogato con Stefano Dal Bianco per conoscere il suo libro di poesie “Paradiso” ed. Garzanti.
Professore, come nasce la sua raccolta di poesie “Paradiso” , Premio Strega 2024?
Il libro nasce negli anni della pandemia, ho vissuto il lockdown in un piccolo borgo della collina senese dove siamo trenta persone, quando esco di casa se vado a destra entro nel bosco e vado a funghi, a sinistra c’è il fiume Merse lì ci sono le trote e si può fare il bagno. “Paradiso” ci sta, è una condizione di privilegio. Durante il lockdown ero libero di girare, non passavano macchine, anche il cane Tito che mi accompagnava era libero, il libro è un diario delle mie passeggiate. Le poesie sono in ordine cronologico, la prima è della primavera del 2020 e l’ultima del 2022.
Lei ha detto “è il tuo luogo che può cominciare a parlarti”. Che importanza hanno i luoghi?
Non credo che un luogo possa davvero parlarti se non è il tuo luogo. In quegli anni grazie alla totale assenze delle macchine attorno e con il pensiero fisso di quello che vedevamo, è arrivato questa specie di “stato di grazia” e mi ha permesso di sintonizzarmi su messaggi che la natura ti pone: c’era la voce della natura o del cane Tito, il vento che fruscia sulle foglie, il fiume che gorgoglia in modo particolare ecc… Tutto questo entra nei versi in quanto voce della natura, c’è un mischiarsi di voci all’insegna di un ascolto particolare, c’è questo messaggio che il luogo ti manda soprattutto se è un luogo naturale. Si tratta di una situazione che non può succedere più, è una situazione di grazia mentale. Quindi “Paradiso” è uno stato che ti permette di attraversare tutto il negativo, ma c’è un momento in cui tu riesci a elevarti al di sopra di tutto quello che accade, è il divino che sta nella natura e nel paesaggio.
Il libro è stato firmato da lei ma c’è anche l’impronta del cane Tito. Che ruolo ha Tito?
Tito è tante cose, è una guida, un figlio, è un amico. Tante cose, non so bene che parte fargli fare, è un amico, un padrone perché mi fa fare quello che vuole, a suo modo, ma resta un cane. L’affettività tra i due personaggi nel libro si percepisce però non viene mai esplicitata. Tito fa il cane, sente il mondo con l’olfatto, lo sente rasoterra e questo delle volte dà adito a qualche invidia da parte del suo amico umano, noi non siamo mai all’altezza rasoterra e del raso erba. Svolge la funzione di fare da tramite tra uomo e natura, è a suo modo una guida. Non è più con me perché è stato investito da una macchina…
Che funzione ha la poesia oggi?
Più a che cosa serve la poesia, vorrei dire che cosa è la poesia. La poesia è ascolto della lingua, è importante capire che cosa sta dentro la lingua e capire che cosa è la lingua. Nel Vangelo di Giovanni è scritto “Il Verbo era presso Dio, il Verbo era Dio”, il compito della lingua è… farci capire che cosa vuol dire il “Verbo” è Dio…
Prima di salutarci, ci regala una poesia ?
Sempre la sofferenza si trasformai
in qualcosa di sacro
sempre che siamo in grado di domarla
o assottigliarla come fa la terra
quando si chiama fuori
solo distribuendo i suoi tormenti
a ogni filo d’erba
perché restituisca inavvertitamente
la sua penosa pena al vento
che la libra sul prato e la trascende
come ogni cosa quando si affida al vento.
Stefano Dal Bianco vive in provincia di Siena, dove insegna Poetica e stilistica all’Università. Si è occupato principalmente di Francesco Petrarca, Ludovico Ariosto, Andrea Zanzotto. Ha pubblicato: La bella mano (1991), Ritorno a Planaval (2001, 2018),Prove di libertà(2012). I suoi saggi di poetica sono raccolti in Distratti dal silenzio, Diario di poesia contemporanea(2019). Con Paradiso ha vinto il premio Viareggio-Rèpaci 2024 e il Premio Strega Poesia 2024.
ANNA BRANDIFERRO