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Lettera aperta del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, all Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ed al Ministro Angiolino Alfano. Tema: Prefettura  Signor Presidente, Signor Ministro, mi permetto di scrivere questa lettera aperta per rappresentare il forte disagio che noi Sindaci viviamo quotidianamente nell'affrontare le tante difficoltà che il ruolo a cui siamo stati delegati dai cittadini ci impone. Difficoltà a cui contribuisce il Governo che spesso dimentica chi, ogni giorno in trincea, lavora per il bene del paese affrontando mille difficoltà, molte volte abbandonati a loro stessi. E Lei Sig. Presidente del Consiglio ne dovrebbe sapere qualcosa visto che il Sindaco lo ha fatto per qualche anno. Il tema sono le Prefetture. E' paradossale che nel momento in cui al Nord vi e' uno scontro senza precedenti sul ruolo dei Prefetti, chi in Italia i Prefetti li vuole difendere non riesca a far sentire la sua voce. La revisione delle Prefetture sul territorio e' giusta e condivisibile come il riordino delle Forze di Polizia e tante altre riforme coraggiose che il Governo sta cercando di attuare. La revisione non può tuttavia essere decisa burocraticamente a tavolino senza tenere conto del territorio e delle legittime esigenze dei cittadini ( od ancora peggio, come qui purtroppo molti sospettano, solo per una logica politico-clientelare che divide i cittadini in quelli di serie A e quelli di serie B). Voci di corridoio mi dicono che il Governo avrebbe deciso di accorpare Teramo con L'Aquila. Questo non e' possibile per tantissimi e validissimi motivi ma il più semplice, immediato e razionale e' quello territoriale. In Abruzzo ci sono 4 province di dimensione assai simile (tutte tra i 390 ed i 310 mila abitanti) , divise dal Gran Sasso. Accorpare le Prefetture di Chieti e Pescara non comporterebbe alcun disagio per i cittadini e per le Forze dell'Ordine, visto che distano l'una dall'altra non più di 10 km, chiamate a vigilare la sicurezza di quella che e' sostanzialmente la stessa area metropolitana. Sopprimere la Prefettura di Teramo accorpandola con l'Aquila (sita appunto sull'altro lato del Gran Sasso) significa invece arrecare un evidente disagio ai cittadini ed indebolire pericolosamente il presidio delle Forze dell'Ordine lungo la costa dell'Abruzzo settentrionale dove, purtroppo, le ragioni di legittimo allarme sociale sono in aumento. Se si segue il buon senso non ci dovrebbe quindi essere storia. Se si perseguono invece altre logiche sarà difficile spiegare ai cittadini teramani che non ci sono figli e figliocci. Sig. Presidente, Sig Ministro vi invito ad una approfondita riflessione prima di prendere qualsiasi decisione magari coinvolgendo i rappresentanti dei territori. Io sono pronto. Con osservanza,

Il Sindaco di Teramo

Maurizio Brucchi

brucchi cialente