Francesca Lucantoni è incinta. A questo punto, i nostri lettori si staranno chiedendo: a parte la gioia per il futuro lieto evento, ma che ce ne frega a noi della gravidanza di un ex assessore del Comune di Teramo? Ce ne frega, eccome. Perché al di là del fatto prettamente intimo e familiare (che auguriamo sinceramente di poter vivere in gioia e felicità), anche la gestazione della Lucantoni ha un risvolto che pone una serie di domande sulla gestione del pubblico denaro. Del suo iter professionale legato all’assunzione a Nereto prima e Basciano poi, abbiamo già raccontato (se non ve lo ricordate, cliccate qui), oggi invece vogliamo raccontare quello che è successo dopo, quando cioè la Lucantoni ha annunciato che si sarebbe, come è giusto, messa in maternità. Alla fine, porremo delle domande.
Prima, però, i fatti.
Fatto numero 1: il 5 aprile 2018 il Comune di Basciano del sindaco Alessandro Frattaroli (molto vicino a Paolo Gatti), che della presenza dell’ex assessore gattiano (era stata eletta in Futuro In e Gatti la volle assessore) ha sempre più bisogno, anche perché c’è da gestire anche la Contabilità dell’Unione dei Comuni delle Colline del Medio Vomano, decide di ritoccarle l’orario, con un aumento di 12 ore a settimana. Così, la Lucantoni, che era stata assunta a 18 ore a settimana, passa a 30 ore settimanali, ma solo “fino al 31 dicembre 2018”, con quel che ne deriva, ovviamente, anche in termini di effetti sulla busta paga.
Fatto numero 2: Il 16 aprile 2018, il Comune ci ripensa. In quella delibera di aumento di ore, c’è qualcosa che non va. Va rifatta. E, infatti, la rifanno, con una correzione: “…eliminazione di tutti i riferimenti temporali al 31 dicembre 2018…”. In soli 11 giorni, l’aumento di ore e di stipendio passa da “a tempo” a “per sempre”.
Fatto numero 3: ll 21 aprile 2018 il Comune di Basciano sottoscrive la convenzione con l’Unione dei Comuni: per 12 ore alla settimana (quelle dell’aumento), la Lucantoni lavorerà quale responsabile dell’Area finanziaria e risorse economiche dell’Unione dei Comuni.
Fatto numero 4: il 15 maggio 2018 il presidente dell’Unione dei Comuni, Franco Campitelli (Sindaco di Canzano, vicino a Paolo Gatti) nomina la Lucantoni responsabile del servizio finanziario.
Fatto numero 5: il 29 maggio 2018, la Lucantoni, dopo solo due settimane dalla nomina, va in maternità e toccherà al neo presidente dell’Unione, il gattianissimo Severino Serrani, sostituirla.
Tutto, in meno di due mesi.
Sarebbe lecito, a questo punto, chiedersi se il Comune sapesse della gravidanza e, in quel caso, quale fosse l’urgenza di aumentare ore (e stipendio) alla Lucantoni, per un impegno che non avrebbe potuto onorare. Avrebbe avuto più senso, nella logica della sana amministrazione e del risparmio del pubblico denaro, attenderne sul rientro in servizio post partum, affidando nell’attesa l’incarico ad un’altra persona. Già, ma a chi?
Ad Eugenio della Noce, per esempio, Istruttore Direttivo e Responsabile dell’area finanziaria di un altro Comune dell’Unione, quello di Penna Sant’Andrea, che per quattro mesi sostituirà la Lucantoni. E deve essere anche un tipo pratico, il Della Noce, uno veloce nel suo lavoro, visto che lavorerà solo un giorno a settimana per fare quello che la Lucantoni avrebbe fatto in due. Per essere più chiari: Della Noce sarà impegnato all’Unione dei Comuni per 6 ore a settimana, mentre per la Lucantoni l’incarico ne prevedeva 12.
Ed ora, le domande:
Domanda 1: Signor Sindaco di Basciano, al momento dell’aumento delle ore alla Lucantoni, lei era a conoscenza della gravidanza?
Domanda 2: Signor Sindaco di Basciano, potrebbe spiegarci cosa avrebbe dovuto fare la Lucantoni in 12 ore, se Della Noce ci riesce in 6?
Domanda 3: Signor Sindaco di Basciano, potrebbe definire quali siano esattamente i suoi rapporti politici con Paolo Gatti, ovvero il leader di Futuro In che volle la Lucantoni assessore a Teramo?
Domanda 4: A Basciano esiste ancora un’opposizione Consiliare?