Questa mattina, nella Sala Riunioni della Giunta del Comune di Teramo, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare il monitoraggio svolto sullo stato conservativo e manutentivo dei principali ponti cittadini che sono 10 e degli acquedotti con la collaborazione della Ruzzo Reti.
Nel corso della conferenza è emerso che i ponti cittadini sono sicuri.
Il risultato che è emerso è che i dieci ponti comunali non presentano criticità particolari ma, per metterli davvero a norma considerando le attuali leggi in vigore in materia antisismica e per ripararli dal trascorrere del tempo, sono necessari 30 milioni di euro.
Il Comune punterà ad averne almeno 7 milioni per intervenire intanto con le riparazioni.
PONTE SAN GABRIELE è la situazione più problematica che i cittadini si trovano maggiormente ad affrontare, l'Anas ha stanziato 9 milioni di euro ma per lavori non immediati, il Comune punta a migliorare il transito pedonale allargandolo, ponendo anche delle adeguate opere di protezione per i pedoni.
PONTE SAN FRANCESCO, qui secondo i rilievi del Comune inviati al Ministero, la normativa antisismica è inadeguata e nel lungo periodo servirà una riparazione strutturale degli appoggi.
PONTE SAN FERDINANDO qui la normativa antisismica è assente (ponte del 1850). Nell’immediato si dovrà eliminare la vegetazione che infesta la struttura, poi si dovrà lavorare sulle infiltrazione nel manto stradale.
PONTE SUL TORRENTE MESSATO anche qui la normativa antisismica è assente per questo ponte che risale al 1920.
VIADOTTO CARTECCHIO Normativa antisismica carente per il ponte del 1967, per cui nel breve periodo dovranno essere integrate le barriere di protezione.
PONTE SUL FOSSO CONA Normativa antisismica inadeguata (1980). Nel breve periodo bisognerà rimuovere la vegetazione, nel lungo periodo riparare gli appoggi.
PONTE A PORTO Anche in questo caso la normativa antisismica è inadeguata. Vegetazione da rimuovere in primis, poi si dovrà operare sulle infiltrazioni e, nel lungo periodo, riparare gli appoggi.
PONTE A CATENA Non potrà più essere utilizzato come lo si fa attualmente, considerato il deposito della Teramo Ambiente a Carapollo, anche per la conduttura del gas che passa sotto ad aggravare la situazione. La normativa antisismica è inadeguata.
VIADOTTO VIA DE GASPERI Normativa antisismica carente per un’opera del 2005 che ne lungo periodo necessiterà di sostituzione dei sistemi di appoggio.
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