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Non è piaciuta la replica del Sindaco di Valle Castellana ad un articolo sulla candidatura avanzata in Provincia (LEGGI QUI). Un cittadino ha scritto una lettera che di seguito pubblichiamo:

«Faccio riferimento alla lettera del Sindaco di Valle Castellana, con la quale si esprime in merito ad una sua possibile candidatura alla presidenza della provincia, in presenza di una proposta di referendum per l'aggregazione del Comune alla provincia di Ascoli Piceno. Al riguardo ritengo che la definizione da parte del Sindaco del referendum come "solo una provocazione " .... "portata avanti da un consigliere comunale" sia molto, ma molto, riduttiva a fronte dell'insieme delle tante ragioni alla base di esso nonché irrispettoso dell'operato e dell'impegno del consigliere comunale della sua maggioranza, animato da nobili intenti, dell'istituto referendario e dei principì di democrazia. Del pari, appare improprio l'uso dell'espressione "Chiunque si è trovato a salire a Valle Castellana...", dovendosi rilevare che per arrivare a Valle Castellana da Teramo occorre non solo ...salire, ma anche oltrepassare il crinale dei monti e poi ridiscendere a valle! Già negli anni trenta, allorquando le critiche al sistema non erano gradite, don Felice Lattanzi sul suo "Giornalino" aveva modo di scrivere che da queste parti le grida di dolore per giungere a Teramo devono salire verso l'alto, superare il crinale dei monti e discendere verso la città capoluogo, mentre in quelle stesse parti " anche le acque del Castellano vanno verso Ascoli"! Spiace che il Sindaco protempore, che alla sua elezione aveva suscitato tante aspettative, non perda occasione per deludere quanti avevano fatto affidamento sulla sua persona!».

Domenico De Benedictis

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