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Si è svolto questa mattina un sit-in in piazza Cavour a Martinsicuro da parte di militanti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia e del movimento giovanile del partito di Giorgia Meloni Gioventù Nazionale per chiedere la riqualificazione del cinema ex Ambra.
I manifestanti hanno srotolato uno striscione con su scritto “Martinsicurese abbandonato, immigrato coccolato – RIQUALIFICA EX AMBRA SUBITO” allestendo un banchetto e facendo firmare un’apposita petizione per chiedere tempi rapidi.
<<Questa mattina siamo in piazza per manifestare il nostro dissenso nei confronti di questa amministrazione: sono ormai due decenni che ci si interroga sul futuro dell’ex cinema Ambra senza che la politica locale abbia trovato risposta alcuna>> dichiara Massimo Clementoni portavoce comunale di FDI. <<Ricordiamo che la riqualificazione di Piazza Cavour e del Cinema Ambra sono stati i cavalli di battaglia politica fin dalle amministrative del 2012 per Vagnoni, infatti quando fu battuto da Paolo Camaioni nella corsa alla carica di primo cittadino Vagnoni presentò, in sala consiliare e alla presenza di Gianni Chiodi che in quel periodo guidava la Regione, un progetto innovativo per l’area ripetendolo nuovamente nel programma elettorale dello scorso anno>>.
Gli fa eco Gianluca Ragnoli Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale <<Il nostro striscione è volutamente provocatorio, visto che l’amministrazione Vagnoni si dimostra più attenta ai bisogni degli immigrati rispetto al futuro dei giovani Martinsicuresi.
Sul programma elettorale leggiamo di azioni a sostegno delle politiche giovanili, di attivazione di un centro di aggregazione, di messa a disposizione di locali che favoriscano l’incontro, il dibattito ed il confronto, tutti pensieri bellissimi che ad oggi sono rimasti sul libro dei sogni di Vagnoni>>.
<<Chiediamo risposte certe per i giovani del territorio costretti in questi anni ad uscire fuori dalla città sia per formarsi che per lavorare, oltre che per incontrarsi e divertirsi con un conseguente impoverimento del tessuto cittadino sia da un punto di vista economico che sociale. Non mettere un freno a questa deriva significherà consegnare ai nostri figli una città senza più identità>>.