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La maggioranza al Comune di Teramo esterna la sua vera natura: partendo dal nuovo regolamento della CPO, che nasconde al suo interno la promozione del gender, fino alla presentazione della mozione  del consigliere De Sanctis di “Insieme Possiamo” che vorrebbe concedere la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati residenti a Teramo l’amministrazione chiarisce quali sono i canoni del “cambiamento” della Città.
<<Lo scorso 29 Ottobre è arrivata ed è stata approvata in consiglio comunale la delibera del regolamento della consulta comunale per la parità e le pari opportunità che nasconde al suo interno, nell’Articolo 2 – Finalità ai punti “g” e “h” la promozione del gender>> dichiara Francesco Di Giuseppe Vice Presidente Nazionale di Gioventù Nazionale.
<<Questa notte abbiamo affisso uno striscione sotto la casa comunale con su scritto “NO GENDER FOLLIA” per mettere in guardia tutti i cittadini a cui magari sfugge la gravità di questa pesante azione amministrativa.
Il messaggio del gender è apparentemente un messaggio positivo: combattere le diseguaglianze sociali tra maschi e femmine; in realtà il gender, definendo l’identità sessuale come “costruzione culturale”, e le differenze tra maschi e femmine come “stereotipi da abbattere” mira a scardinare innanzitutto l’identità sessuale della persona, considerandola uno stereotipo culturale, e di conseguenza scardina le basi delle relazioni primarie della società, quelle tra uomo e donna, la complementarietà tra i due sessi che, sola, può dare vita a figli e il concetto basilare di "famiglia".

I fautori dell’ideologia gender premono per portarla all’interno delle scuole dietro gli espedienti riguardanti “l’educazione sessuale” o la “lotta alla discriminazione sessuale”: iniziare dai bambini significa a tutti gli effetti fondare una nuova società, inculcare nelle menti dei bambini l’idea che possono scegliere cosa vogliono essere (se maschi, femmine o un altro dei 56 generi  proposti) e quello che più preoccupa e che oggi tutto questo è favorito direttamente dall’Amministrazione Comunale con il nuovo regolamento>> conclude Di Giuseppe.
A fargli eco Marilena Rossi portavoce provinciale di Fratelli d’Italia che attacca duramente la mozione del consigliere Ilaria De Sanctis <<Dalla sinistra culturale non ci si può aspettare alcuna difesa del concetto di nazione e la proposta dello Ius Soli cittadino che noi consigliamo di trasformare a livello lessicale in Ius “sola”, data l’inutile valenza giuridica di questo provvedimento, ci conferma quali sono le priorità e lo spirito che guida questa maggioranza. 
La sinistra ha completamente perso il contatto con la realtà ed è talmente accecata dal suo fanatismo ideologico che non è più capace di fare autocritica, dal livello nazionale a quello locale è più concentrata a dare risposte a migranti, gay e rom che a lavoratori, partite IVA, disoccupati, operai e piccoli produttori.
Fratelli d’Italia si opporrà in consiglio e fuori da questo affinché venga riportato al centro del dibattito il futuro e i progetti per Teramo e per i suoi cittadini>> conclude Rossi.