Le dimissioni del Consiglio di Amministrazione della Ruzzo Reti Spa aprono nuovi scenari, in relazione alla governance dell’azienda: una situazione nuova nei cui confronti soci e sindaci devono riservare la massima attenzione.
E’ evidente come la Ruzzo Reti SPA attraversi un momento di grande difficoltà, aggravato ulteriormente proprio dalla crisi della compagine societaria. E’pertanto necessario individuare atteggiamenti e risposte che intervengano radicalmente sullo stato delle cose, assicurando continuità nel processo di riqualificazione dell’azienda e al contempo rottura con metodi di gestione che evidentemente troppo spesso in passato hanno manifestato la loro inadeguatezza.
Lo stato delle cose è tale che i soci dell’azienda, a cominciare dai sindaci interessati, hanno il dovere di trovarsi concordi su una linea d’azione che individui e privilegi una gestione efficace, efficiente e credibile, basata su chiarezza e trasparenza.
Proprio per la sua natura, la Ruzzo Reti è stata nel passato non di rado luogo di confluenza di aspetti che possono essere ricondotti al binomio interessi-valori. Le rendite di posizione che hanno influenzato la gestione della società, spesso si sono contrapposte ad una visione alta della sua vocazione fondante intimamente legata al bene primario e valoriale dell’acqua. Abbiamo così assistito al cozzare di finalità non convergenti che finivano per contraddire o mettere in secondo piano le finalità generali e pubbliche dell’ente. E’ giunto il momento di esplicitare e chiarire posizioni e scelte.
Crediamo che la prima condizione perché si possa intervenire con efficacia, sia quella di dare un segnale di cambiamento e soprattutto conferire autonomia di scelta e di gestione ad una nuova governance, svincolandola dai lacci di natura politica che fino ad oggi ne hanno condizionato l’azione. La nuova guida dell’azienda deve passare in mani caratterizzate da competenza, indipendenza, capacità.
Dal nostro punto di vista, è necessaria una nuova e innovativa direzione amministrativa, capace di invertire la rotta e assicurare una gestione positiva di quella che, ricordiamo, è una delle aziende più importanti del territorio, la quale tra l’altro ha il compito di tutelare e garantire la distribuzione e l’utilizzo di un bene primario per tutti i cittadini, quale è appunto l’acqua.
Per far sì che tutto questo diventi possibile, bisogna intervenire sulle modalità di governo della società, favorendo l’inserimento di nuovi sistemi gestionali e nuove figure professionali capaci di assolvere al compito assegnato in questo momento particolarmente delicato per la società.
Con le dimissioni dell’attuale CdA, che ringraziamo per l’attività svolta, prendiamo atto della chiusura di un ciclo. Sarebbe per noi intollerabile e ingiustificabile alla luce del messaggio che la nostra elezione ha incarnato, scendere a compromessi con accordi che trapelano dai giornali e che sanno molto di “politichese” e manuale Cencelli e poco di una reale volontà di affrontare con fermezza le problematiche e le sfide presenti e future di un ente fondamentale come è il Ruzzo.
Piuttosto questo è il momento di scelte e messaggi dirompenti: ci facciamo promotori di un avviso pubblico selettivo, per garantire la massima trasparenza e imparzialità nel reperire la migliore competenza.
Apriamo da subito, allora, l’analisi delle condizioni in cui versa la Ruzzo SPA, individuiamo le azioni da intraprendere e assumiamo le decisioni che ci competono, con trasparenza e scelte chiare e misurabili, per tornare a fare di tale azienda non solo una società attiva ed efficace ma anche una impresa che risponda alle importanti e ineludibili attese dei cittadini.
Il Sindaco e i gruppi consiliari di maggioranza