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falinicordonelancioneLeggiamo con sorpresa le dichiarazioni del Capogruppo di Teramo 3.0 . Non risulta infatti a nessuno di noi alcuna riunione di maggioranza nella quale si sia affrontato il tema delle imminenti elezioni provinciali, men che meno si è arrivati alla definizione di eventuali nomi e candidature. Piuttosto ci sembra una frettolosa fuga in avanti. La nostra amministrazione, lo abbiamo ripetuto più volte, è sì caratterizzata da una forte impronta civica, intesa come interesse al bene comune e alla collettività, ma comunque abbiamo sempre agito all’interno di un perimetro democratico ben chiaro e definito. Per questo non possiamo accettare iniziative dal sapore trasformistico, che riportano ad una politica dei due forni, appartenenti ad un passato a noi assai lontano e che abbiamo più volte condannato: non è possibile collocarsi sempre e comunque con chi vince, sostenendo contemporaneamente tutto e il contrario di tutto. Piuttosto siamo interessati a dialogare con tutti coloro che in questa fase hanno fatto chiare scelte di campo e condividono con noi la preoccupazione per derive razziste e populiste, che nulla hanno a che vedere con il nostro progetto, ma che piuttosto rischiano di far male a Teramo, all’Abruzzo e al Paese tutto. Nello scorso settembre abbiamo fatto la scelta chiara ed inequivocabile di sostenere Giuseppe D’Alonzo, che ringraziamo ancora oggi per essersi messo a disposizione. Ma già in quell’occasione non abbiamo solo indicato un candidato Presidente, ma abbiamo sposato un progetto politico, un programma di mandato. Luzii e Teramo 3.0 lo sanno molto bene. È vero, siamo risultati sconfitti: è la democrazia, bellezza! Questo però non consente a nessuno di tentare manovre di auto salvataggio e riposizionamento. Chi non condivide il percorso politico intrapreso lo dica chiaramente. Piuttosto continueremo a lavorare testa bassa per presentare alla città il nostro primo bilancio e quindi quegli interventi che avevamo promesso in campagna elettorale. Ad altri la responsabilità di scegliere da che parte stare.
I gruppi consiliari di Insieme Possiano, Pd e Teramo Vive