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I cittadini rosetani non possono accettare che una sentenza del Tar venga stravolta per non restituire le maggiori somme pagate nel 2018 con gli avvisi TARI, sicchè la capogruppo consiliare di LeU, Rosaria Ciancaione, annuncia una prima mozione per ottenere giustizia.

Con la nostra mozione il quadro degli effettivi costi del servizio rifiuti 2018 e 2019 sarà chiaro e i cittadini potranno conoscere finalmente la reale somma che il comune dovrà restituire sulle bollette TARI in applicazione della sentenza del TAR dello scorso 5 febbraio.
L’importo di cui hanno diritto famiglie e attività produttive certamente non sarà pari ai 30 mila euro stabiliti dall’amministrazione Di Girolamo ma sarà superiore a 400 mila euro, come peraltro già da me affermato in consiglio comunale..
Le gravissime tensioni sociali che si stanno creando intorno ad un’iniqua tassa rifiuti su cui l’amministrazione comunale continua a caricare costi non dovuti, che si aggiunge all’aumento dell’imposta sulla pubblicità, fortemente contestato in modo compatto dall’associazione commercianti e dalle altre associazioni di categoria, dimostrano quanto le decisioni sulla politica fiscale, a partire dal 2017, siano state assunte senza tenere conto del tessuto socio economico della Città.

In consiglio ho fatto l’esempio dell’asino che quando non ce la fa più anche solo con il peso di una piuma stramazza a terra con la schiena spezzata perché la sostenibilità del livello di tassazione che pesa su famiglie e attività produttive è inaccettabile e non è concepibile che il diritto alla restituzione di somme non dovute sia perfino offeso in consiglio.

Gli operatori economici della città hanno fatto un ricorso e lo hanno vinto, ora quella sentenza va applicata in modo corretto e il comune deve riportare in consiglio la delibera che approva il piano economico finanziario della tari 2018 e le relative tariffe sulla base di quanto ha stabilito il TAR, oltre alle tariffe 2019.

D’altronde nel bilancio, approvato dalla maggioranza con il mio voto contrario, l’amministrazione Di Girolamo ha iscritto ben 700 mila euro di recupero di aree di evasione TARI su annualità pregresse e va da sé chiedersi quali tariffe saranno applicate per l’annualità 2018.

Non c’è spazio per farsi prendere in giro, non esistono pozioni magiche per confermare le tariffe tari 2018 bocciate dal TAR e con la mozione in consiglio comunale non ci sarà spazio per altre prese in giro. Basta caricare la schiena dell’asino, non ce la fa più!