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 La provincia teramana è parte lesa, come lo sono i cittadini e anche il Ruzzo che è società pubblica “quindi nostra” come sottolineato da Diego Di Bonaventura: servono azioni concrete e autorevolezza per farle valere e scongiurare sia la chiusura del Traforo del Gran Sasso, annunciata per il 19 maggio da Strada dei Parchi, sia un rinvio sine die alla risoluzione dei problemi che mettono a rischio le falde acquifere che alimentano l’acquedotto teramano.

Su questo assunto il Consiglio Provinciale appena concluso, dopo essersi confrontato sull’ordine del giorno presentato dalla Casa dei Comuni e relazionato dal consigliere Graziano Ciapanna,  ha raccolto l’invito del presidente Diego Di Bonaventura a convergere su un documento comune e si è aggiornato a giovedì 2 maggio alle ore 17.

“Non dobbiamo avere paura di chiedere e non dobbiamo farci mettere con le spalle al muro con scelte che non ci convincono, dobbiamo pretendere un cronoprogramma preciso  avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie" ha detto Di Bonaventura ricordando che:  “nella nota inviata a gennaio scorso a ben cinque Ministeri facevo delle richieste chiare che non hanno avuto risposta: la Regione oggi propone il commissariamento, venerdì incontriamo i Sindaci, la Regione e anche le associazioni ambientaliste che a differenza della politica si sono sempre occupate del problema. Saremo più forti se ci presentiamo con un documento condiviso” (ascolta l’intervento https://youtu.be/KCz2dMlV9QU )

La Casa dei Comuni chiede di ripartire dai risultati raggiunti con il tavolo tecnico insediato dall’ex presidente regionale Giovanni Lolli e realizzare “le opere già individuate nella delibera del 25 gennaio scorso” chiedendo, inoltre, al Governo ad uno “stanziamento immediato di ulteriori 80 milioni di euro” (ascolta l’intervento https://youtu.be/RbllBSynxWY).

Partendo da quanto sottolineato da Ciapanna “non è una proposta chiusa” e dall’invito del Presidente,  dopo il dibattito e una breve pausa dei lavori, dai banchi della maggioranza il consigliere Lanfranco Cardinale ha proposto un aggiornamento anche in vista dell’Assemblea dei Sindaci (allargata alla partecipazione della Regione e delle Istituzioni) convocata per il prossimo venerdì alle 10.

Il Consiglio provinciale è stato quindi aggiornato a giovedì 2 maggio alle ore 17. Alla seduta hanno assistito, fra gli altri, il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Di Timoteo e i rappresentanti dell’Osservatorio indipendente delle acque del Gran Sasso, Massimo Fraticelli e Mauro Chilante.