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emilianocarginariE alla fine, tanto scricchiolò che si ruppe. Dopo il nostro articolo di ieri, sugli scricchiolii in maggioranza e, in particolare, sulla perdita di entusiasmo di due consiglieri, Graziella Cordone ed Emiliano Carginari, la politica si muove. Oggi il Sindaco incontrerà Carginari, che per il primo cittadino ha pronto un vero e proprio cahier de doléance: «Voglio la Teramo di vent’anni fa, per questo mi sono candidato - spiega Carginari - Vent'anni fa la gente voleva rimanere a Teramo, oggi la gente vuole scappare. Io rivoglio la Teramo di 20 anni fa. Giandonato Morra è un esempio, è venuto a Teramo a studiare e c'è rimasto e ha messo su famiglia».
E non è casuale, certo, che Carginari citi quale esempio proprio il candidato Sindaco che si era opposto a D’Alberto, dal quale il consigliere “in uscita” si aspetta : «Un cambio di passo, perché è il Sindaco che deve darlo per il bene di Teramo. Io non voglio spot pubblicitari come quello che ha fatto Osvaldo Di Teodoro, che Sto arrivando! benissimo che per aprire al pubblico il Regina Margherita, che è fatiscente, occorre fare un bel lavoro, non è questione di seimila euro, ci vogliono tanti soldi, metterli in bilancio… non lo riapri dalla mattina alla sera. Io non faccio spot, io voglio solo il bene di Teramo e ancora ci spero, provo a dare l'ultima chance a questa amministrazione. Poi se neanche questo va, significherà che abbiamo fallito e non mi ricandidero la prossima volta. Io non ho bisogno di stare in consiglio comunale per farmi riconoscere per strada».
Quella di Carginari non è ancora un’uscita totale: «Mi metto di lato alla maggioranza ma non vado in opposizione, se il Sindaco riterrà entro otto mesi di rivedere il lavoro di qualche assessore e ha bisogno del mio appoggio, ben venga, se per esempio Filipponi deve fare una riunione con i commercianti e mi chiede una mano io ci vado, se nessun assessore riterrà che io sia utile …pazienza, dovrò prendene atto che la mia idea di Teramo è diversa da quella della maggioranza».
E perché le sue non rimangano solo dichiarazioni, Carginari fa qualche esempio di quello che non va: «Ci sono temi come la Te.Am che ci vogliamo fare? Il Cimitero che facciamo? Il Piano asfalti perchè lo facciamo in questa maniera?…in vico del cigno, vicino ad un bar si vedono topi a passeggio sull’asfalto disastrato e più avanti c’è anche la cucina di un ristorante… che immagine diamo della città?»