“Il Consiglio regionale di oggi si è tenuto esclusivamente per ratificare il gioco di poltrone a cui il centrodestra al completo (Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia) ha partecipato. Il rimpasto di Giunta è arrivato senza che il Presidente Marsilio abbia fornito alcuna spiegazione di tale decisione, nonostante da settimane i lavori in Regione Abruzzo siano di fatto bloccati da questo stallo alla messicana. Possiamo però immaginare benissimo cosa sia successo: un regolamento di conti a suon di Assessorati e Sottosegretariati dopo le sconfitte delle amministrative, segno che l'Abruzzo sia in balia di una maggioranza fuori dalla realtà, più impegnata a parlare di poltrone e a fare propaganda che a lavorare per i cittadini. Il tutto nel mezzo, purtroppo, della seconda ondata del Covid, con i contagi che aumentano insieme ai decessi. Per questo non è accettabile assistere a questi teatrini vergognosi”.
Lo afferma il Capogruppo M5S Sara Marcozzi a commento del Consiglio regionale tenuto questa mattina. “È il momento – prosegue – che il centrodestra guardi in faccia l'emergenza e pensi alle esigenze dei cittadini. A partire dall'organizzazione della sanità che loro non sono stati in grado di migliorare. Se in Abruzzo dovessimo nuovamente finire al collasso dei posti letto la colpa sarebbe del Governo regionale a trazione leghista, che ha gestito il sistema sanitario senza essere stato capace di farsi trovare pronto. Questo è ciò che testimoniano i vergognosi accordi che le Asl di Teramo e Lanciano-Vasto-Chieti hanno dovuto fare con la Asl di Pescara, istituzionalizzando il baratto e scambiandosi infermieri con posti letto nel Covid Hospital, una struttura che sarebbe dovuta essere già al servizio di tutta la Regione senza bisogno di Convenzioni. È un'immagine veramente riprovevole quella che viene data all'esterno, con professionisti utilizzati alla stregua di banconote. Solita disorganizzazione per ciò che riguarda i tamponi, dal momento che ancora oggi gli abruzzesi sono costretti ad aspettare ore prima di poterlo effettuare, e giorni prima di avere una risposta”.
“I disagi proseguono sulla mancanza dello stanziamento dei fondi promessi col Cura Abruzzo 2: finora a destinazione sono arrivati solamente gli aiuti alle famiglie, ma per ciò che riguarda il sostegno a imprese, professionisti, turismo, borse di studio, scuola, polizia locale, nemmeno un euro è partito nella direzione delle casse degli abruzzesi. Per non parlare del fatto che, anche nella nostra regione, abbiamo assistito a scene di autobus stracolmi e, molto spesso in condizioni pessime: anche qui le responsabilità sono da imputare all'incapacità di agire tempestivamente del centrodestra abruzzese, che non avendo fatto una programmazione efficace, ha dovuto chiudere scuole superiori e università per limitare l'afflusso sui mezzi pubblici".
“Insomma, visti questi enormi disagi che non hanno ancora trovato una soluzione, invito la Lega, in particolar modo il Presidente della Commissione Bilancio D'Incecco, e tutto il centrodestra a lavorare di più e meglio rispetto a quanto fatto finora, magari evitando di partecipare alle riunioni su Zoom che, secondo la stampa, Matteo Salvini starebbe organizzando con i suoi colleghi di partito chiedendo di attaccare il Governo nazionale, dimostrando che la loro unica visione è la propaganda. Così facendo, il rischio per la Lega in Abruzzo è quello di emulare le torbide vicende della Lega in Regione Lombardia, tra poltrone, consulenze, trust fra Panama e Svizzera e test sierologici, come illustrato nelle inchieste di Report”, conclude.