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sindacoMichele PetracciaLa montagna teramana sta vivendo un momento davvero difficile dopo una estate, post covid meravigliosa, su cui nessuno avrebbe mai scommesso. Oggi come molti sanno si corre il rischio di non poter riaprire gli impianti a causa del mancato accordo tra la Gran Sasso Teramano spa e l’Asbuc. Infatti senza raggiungere il cosiddetto nero su bianco, sta sfumando la possibilità di vedere riaperti gli impianti il 7 di gennaio 2021. Sula questione interviene il Sindaco di Pietracamela Michele Petraccia che lancia l’appello alle parti coinvolte per la possibile ripartenza degli impianti, cercando di esortarle a guardare avanti per un futuro migliore di tutta la comunità montana. “Mi rendo conto che trovare le parole giuste – commenta il Sindaco - per spronare le parti in causa a raggiungere l’accordo, è davvero difficile. Ne hanno parlato tutti media. Le parti hanno espresso ognuno le proprie idee e le perplessità. Rimane il fatto che i giorni passano e se davvero il 7 gennaio 2021 si potesse riaprire, è inutile negarlo, non saremmo pronti! Questo mi preoccupa davvero, perché aldilà delle ragioni di ognuno in questo momento storico, di pandemia mondiale, che nessuno si sarebbe mai immaginato e di cui credo tutti ci rendiamo conto, credo si debba fare un passo indietro smussando gli angoli per il bene comune. Adesso come non mai! Il bene comune in questo momento è lavorare per firmare l’accordo, temporaneo e mitigatore, per permettere a Prati di Tivo ed alla sua economia di ripartire dopo due mesi di fermo forzati che rischiano di allungarsi in caso contrario con tutti gli effetti negativi che ne conseguiranno. I problemi tra le parti non nascono adesso. Ci sono da tempo e certamente riemergeranno nel prossimo futuro e mi auguro trovino il giusto spazio per essere risolti. In questo momento storico sia la Gran Sasso Teramano con il suo liquidatore pro-tempore, che l’Asbuc con il suo Presidente Pro-tempore, hanno la grande responsabilità di fare delle scelte. Qualsiasi sarà la decisione, subiremo delle conseguenze, delle ripercussioni che potranno essere positive o negative per il territorio. Pertanto L’invito che faccio anche a nome di tutti quanti lavorano e hanno investito nella nostra bella località è quello di uscire da questa situazione di stallo, togliere i veti e farla finita con quello che potrebbe altrimenti apparire come un inutile e testardo “braccio di ferro” che non avrà vincitori o vinti ma finirà solo per danneggiare, per l’ennesima volta la località dei Prati di Tivo. Se invece come tutti diciamo vogliamo il bene di questo territorio è tempo di passare dalle parole ai fatti: trovare un accordo, nel più breve tempo possibile, è un obbligo per tutti, per provare a salvare una stagione di per sé già compromessa per ovvi motivi e in vista della tanto agognata risoluzione finale della questione impianti che da tanto, troppo tempo, vive di incertezze e soluzioni tampone che hanno condannato ad una lenta ed inesorabile agonia una località che per le sue caratteristiche e peculiarità non dovrebbe avere nulla da invidiare ad altri posti più noti e blasonati.

Io sono a disposizione, come sempre, ho già chiesto la disponibilità per una riunione in modo che gli attori coinvolti in questa vicenda si siedano ad un tavolo e si esca, finalmente, con un accordo, per il bene di tutti ma soprattutto per il bene dei Prati di Tivo!