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“Cura Abruzzo 1 e 2: parole, parole, parole. Perché gli abruzzesi stanno ancora aspettando oltre 148.149.717,92 milioni di euro dei 199.368.665,05 ripetutamente annunciati dalla propaganda del governo di centrodestra, questo, a quasi un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria e a fronte della seconda ondata della pandemia che costringe ancora oggi molte attività e famiglie a fermarsi e navigare a vista. Non sono bastati i ripetuti appelli da parte delle forze sociali ed economiche della regione a cui abbiamo fatto ciclicamente eco: la Giunta si conferma lenta, si sveglia solo, e gli atti ci sono testimoni, quando deve tutelare gli interessi dei rispettivi partiti di appartenenza”, durissima la presa di posizione dei gruppi di centrosinistra in Consiglio regionale a fronte di una prima verifica sullo stato dei fondi a inizio 2021, finalizzata a fare il punto su quelli effettivamente erogati.

 

“Purtroppo a smentire le autocelebrazioni del centrodestra, l’ultima di qualche giorno fa, sono cifre verificabili, come abbiamo più volte fatto e come facciamo adesso, all’inizio del 2021 – così i consiglieri dei gruppi Pd, Abruzzo in Comune, Legnini Presidente e Gruppo Misto, che sullo stato delle misure avevano fatto una conferenza all’inizio di novembre  – E cercando, la realtà che emerge è tutt’altro che onorevole: ritardi, lungaggini, manovre complesse, perché, come abbiamo spesso denunciato, molte operazioni erano prive di copertura e, ancora, cancellazioni, erogazioni a metà. Insomma, un grande caos burocratico che ha come costo accessorio l’inasprimento della crisi sociale ed economica che sta colpendo migliaia di famiglie e che non può essere addebitata al governo, avendo la Regione, manovrato milioni e milioni di euro di risorse. A queste si aggiungono, infatti, i fondi aggiuntivi ricevuti dal Governo per la rete covid, quelle sottratte al Masterplan, impegnate quasi in toto, con la conseguenza di fermare anche opere e cantieri che potevano andare avanti creando indotto; quelle arrivate dall’Europa e non ancora spese, per cui a causa della gestione Marsilio & Co abbiamo indossato un’altra maglia nera, rimarcata proprio qualche giorno fa, relegandoci in fondo alla classifica degli enti incapaci di spendere i fondi Fesr e Fse, già pronti e disponibili.

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