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CAFE2AL SINDACO DI TERAMO E AGLI ASSESSORI COMPETENTI PER MATERIA

PREMESSO:

– che in data 02/10/2022 (o probabilmente anche prima), già circolavano gli inviti e le locandine predisposte dal Comune per procedere all’inaugurazione della ex Scuola Carlo Febbo, fissata per il giorno venerdì 7 ottobre 2022;
– che però solo nella successiva data del 04/10/2022 la Giunta comunale ha approvato la deliberazione n. 379 avente ad oggetto “Proposta di Patto di Collaborazione Ex Scuola Febbo – Provvedimenti”, finalizzata ad adottare “la proposta di Patto di collaborazione avente ad oggetto la realizzazione del progetto denominato Spazio Multiculturale Ca.Fè.” e, per l’effetto, per “concedere, ai sensi dell’art. 47 del vigente Regolamento sui diritti e doveri di partecipazione, di democrazia diretta e partecipativa e di informazione ai cittadini, alla costituenda ATS Ca. Fè., parte dell’immobile comunale ex scuola Carlo Febbo”;

– che la proposta di Patto di collaborazione, formulata ai sensi del Regolamento comunale sulla partecipazione (e immediatamente accolta ed approvata dalla Giunta), è pervenuta al Comune lo stesso 4 ottobre, cioè molto dopo aver diramato gli inviti per l’inaugurazione e le locandine contenenti le associazioni beneficiarie;

– che con ulteriore Deliberazione n. 381 del 06/10/2022 la Giunta comunale formalizzava l’accettazione di numerose donazioni di beni mobili da destinare all’arredo della Ex Scuola Carlo Febbo, donazioni risalenti anche al mese di luglio 2022;

CONSIDERATO:

– che, ad una prima analisi della complessiva procedura amministrativa, sembrerebbero non rispettati numerosi articoli del predetto Regolamento contenuti nel Capo III, rubricato “Patti di collaborazione” (articoli che precedono in numero 47, sulla scorta del quale è stato concesso l’immobile in parola ai beneficiari), quali ad esempio:

  • ➢  l’Art. 33 comma 1 lett. b): “La collaborazione tra cittadini e amministrazione si ispira ai seguenti valori e principi generali: Pubblicità e trasparenza: l’amministrazione garantisce la massima conoscibilità delle opportunità di collaborazione, delle proposte pervenute”;

  • ➢  l’Art. 40 comma 2: “il Comune individua la struttura deputata alla gestione delle proposte di collaborazione. Tale struttura provvede direttamente all’attivazione degli uffici interessati, costituendo per il proponente l’unico interlocutore nel rapporto con l’amministrazione”;

  • ➢  l’Art. 40 comma 6: “Il Comune pubblica periodicamente l’elenco degli spazi, degli edifici o delle infrastrutture digitali che potranno formare oggetto di interventi di cura o di rigenerazione, indicando le finalità che si intendono perseguire attraverso la collaborazione con i cittadini attivi”;

  • ➢  l’Art. 41 comma 4: “la struttura deputata alla gestione della proposta di collaborazione comunica al proponente il tempo necessario alla conclusione dell’iter istruttorio in relazione alla complessità dell’intervento ed alla completezza degli elementi conoscitivi forniti. Comunica altresì l’elenco delle strutture che, in relazione al contenuto della proposta, coinvolgerà nell’istruttoria”;

  • ➢  l’Art. 41 comma 5: “Sono disposte adeguate forme di pubblicità della proposta di collaborazione, al fine di acquisire, da parte di tutti i soggetti interessati, entro i termini

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indicati, osservazioni utili alla valutazione degli interessi coinvolti o a far emergere gli

eventuali effetti pregiudizievoli della proposta stessa, oppure ulteriori contributi o apporti”;

  • ➢  l’Art. 41 comma 6: “La proposta di collaborazione viene sottoposta alla valutazione tecnica

    degli uffici e dei gestori dei servizi pubblici coinvolti”;

  • ➢  l’Art. 46 comma 1: “La Giunta, sulla base degli indirizzi deliberati dal Consiglio comunale

    anche all’esito di procedure partecipative e deliberative, individua periodicamente nell’ambito del patrimonio immobiliare del Comune gli edifici in stato di parziale o totale disuso o deperimento che, per ubicazione, caratteristiche strutturali e destinazione funzionale, si prestano ad interventi di cura e rigenerazione da realizzarsi mediante patti di collaborazione tra cittadini e Comune”;

  • ➢  l’Art. 46 comma 2: “La periodica ricognizione degli edifici in stato di parziale o totale disuso e delle proposte di cura e rigenerazione avanzate dai cittadini è promossa con procedure trasparenti, aperte e partecipate”;

  • ➢  l’Art. 46 comma 3: “Le proposte di collaborazione per la rigenerazione di edifici in stato di parziale o totale disuso sono valutate sulla base di criteri trasparenti e non discriminatori. Il Comune, laddove necessario, promuove il coordinamento fra le proposte presentate per il medesimo edificio o per edifici diversi”;

    RITENUTO, alla luce di quanto precede, di dover domandare al Sindaco e all’Assessore competente notizie circostanziate in merito;

    Tutto ciò premesso e considerato,

    SI CHIEDE DI SAPERE:

  1. se sia stata data pubblicità e sia stato rispettato il principio europeo della trasparenza, ulteriormente ribadito dall’Art. 33 comma 1 lett. b) del Regolamento comunale sulla partecipazione, oppure se al contrario l’Amministrazione abbia preventivamente stabilito unilateralmente a chi affidare la gestione della ex scuola Carlo Febbo;

  2. se sia stata preventivamente individuata, come prescritto dall’Art. 40 comma 2 del citato Regolamento, la struttura burocratica deputata alla gestione delle proposte di collaborazione, atteso pure che la delibera di Giunta n. 379 del 04.10.2022 non ne fa mai menzione;

  3. se sia stata correttamente e previamente effettuata la pubblicazione, ai sensi del successivo Art. 40 comma 6, dell’elenco di edifici disponibili ad interventi di cura o di rigenerazione, atteso pure che la delibera di Giunta n. 379 del 04.10.2022 non ne fa mai menzione;

  4. se risulti adempiuto quanto prescritto dall’Art. 41 comma 4, atteso pure che la delibera di Giunta n. 379 del 04.10.2022 non ne fa mai menzione;

  5. se, in ossequio all’Art. 41 comma 5, sia stata data adeguata e preventiva pubblicità alla proposta di collaborazione, oppure se si siano trascorsi solo pochi minuti o poche ore dalla ricezione della proposta – a cura del protocollo dell’Ente – al suo accoglimento da parte della Giunta;

  6. se sia stata effettuata, come prescritto dall’Art. 41 comma 6, la valutazione tecnica della proposta di collaborazione da parte degli uffici, atteso pure che la delibera di Giunta n. 379 del 04.10.2022 non ne fa mai menzione;

  7. se sia stata formalizzata da parte della Giunta comunale, in ossequio all’Art. 46 comma 1, l’individuazione degli immobili che si prestino ad interventi di cura e rigenerazione, nonché se al riguardo sia stato impartito alcun indirizzo dal Consiglio comunale, atteso pure che la delibera di Giunta n. 379 del 04.10.2022 non ne fa mai menzione;

  8. se, in esecuzione dell’Art. 46 comma 2, sia stata posta in essere una procedura trasparente, aperta e partecipata, prima di addivenire alla scelta del contraente finale;

  9. se le proposte di collaborazione per la “rigenerazione di edifici in stato di parziale o totale 2

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disuso” siano state valutate sulla base di criteri trasparenti e non discriminatori, come impone l’Art. 46 comma 3, oppure se al contrario vi sia stata l’impossibilità concreta da parte di chiunque di poter partecipare e di poter formalizzare alternative proposte di collaborazione;

  1. se risulti vero che, ben prima che la proposta di collaborazione accettata dal Comune pervenisse al Protocollo dell’Ente, già insistessero all’interno dei locali della ex Scuola Carlo Febbo numerosi arredi (parte dei quali successivamente accettati a titolo di donazione, con apposita Deliberazione di Giunta n. 381 del 06/10/2022);

  2. se siano stati rispettati tutti gli obblighi previsti dalla vigente Legge sul procedimento amministrativo (L. n. 241/1990) e dal parimenti vigente Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000), anche sotto il profilo contabile;

  3. se, da ultimo, siano stati preservati l’ordine amministrativo e il rispetto della legalità, valori sovente invocati dalla maggioranza comunale.

Si chiede in ogni caso risposta scritta alla presente interrogazione.

Teramo, 19 ottobre 2022

Il Consigliere Comunale

F.to Giovanni LUZII

Interrogazione n. 126