Il consiglio regionale fissato per domani, sarà il consiglio regionale della verità dove finalmente si capirà da che parte starà La Lega: se con o contro il presidente Marco Marsilio. Sì, perchè domani, si comprenderà meglio l'operazione "Sara Marcozzi" passata con il centrodestra come voluto da Fdi e Forza Italia e c'è il rischio che Sospiri e Marsilio consegnino nella mani della Lega la vittoria. L'oggetto del contendere è: la proposta di modifica dell’art. 29 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale che prevede l’istituzione della VI Commissione permanente “Servizio idrico integrato e cambiamenti climatici”; il Bilancio di previsione 2023/2025 la cui presidenza andrebbe alla Marcozzi e che di fatto sancirà il suo ingresso nel centrodestra di Marsilio e Sospiri. Su questo argomento D'Eramo ha ordinato ai suoi cinque consilieri di votare no mentre Fdi e Fi voteranno si. La differenza la farà il centrosinistra a pochi mesi dalle elezioni spaccando il centrodestra. Intanto Dino Pepe sforna il suo ennesimo comunicato stampa sulla caccia oggetto di consiglio domani:
"Le modifiche introdotte alla legge regionale sulla caccia stanno causando disordini al mondo venatorio abruzzese e frizioni all’interno nella maggioranza. Nello specifico, nel corso dell’ultimo consiglio tenutesi a Pescara sono state approvate, su iniziativa del centrodestra abruzzese, modifiche alla norma di riferimento che stravolgono profondamente i criteri di rappresentanza delle Associazioni dei cacciatori all’interno dei Comitati di gestione degli Atc (Ambiti Territoriali di Caccia). Questa norma ha generato inoltre ricorsi al Tar promossi dalle Associazioni venatorie proprio a tutela dei loro diritti. Sul caso è intervenuto il consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe. “Siamo di fronte” ha evidenziato Pepe, “a divisioni profonde in maggioranza che stanno generando caos e confusione anche nell’apparato burocratico regionale nella applicazione della modifica di legge. Una interpretazione autentica che penalizza la maggior parte degli iscritti delle varie associazioni venatorie.
Lo scorso 16 maggio, la commissione, ha dato un parere pressoché unanime nella direzione di cancellare tale norma. In questa ottica: il presidente Emiliano Di Matteo ha inoltrato una lettera ufficiale al vice presidente Imprudente chiedendo formalmente l’impegno di non procedere alle nomine in seno ai comitati di gestione e di attendere la pronuncia del Tar che il prossimo 7 giugno ha fissato la data per l’eventuale sospensiva, in più il Capogruppo della Lega D’Incecco ha promesso di riproporre l’emendamento per cancellare la norma. La prima promessa è stata già disattesa in quanto il Presidente Marsilio su proposta dell’assessore Imprudente ha emanato il decreto di nomina del comitato di gestione dell’ATC dell’Aquila. Per la seconda aspettiamo Lega e Fratelli d’Italia alla prova dei fatti del Consiglio regionale già convocato per domani. Sarà quella la sede” ha concluso sarcastico Pepe “per valutare se il centrodestra intende mantenere gli impegni presi oppure se D’Incecco e Verrechia intendono continuare a sparare, è proprio il caso di dirlo solo ‘colpi a salve’ non producendo alcuno effetto risolutivo della problematica. Per quanto ci riguarda, siamo pronti a cancellare tale norma. Come già precisato in commissione, ammettiamo che al momento della sua approvazione abbiamo commesso una svista che siamo pronti a recuperare”.