“L’impegno di tutto il Consiglio regionale a difesa dell’utilizzo esclusivo del termine Montepulciano per i soli vini a denominazione di origine della Regione Abruzzo e l’introduzione del sinonimo ‘Cordisco’ nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite”. Questa la proposta del consigliere Dino Pepe che ha presentato una risoluzione posta all’ordine del giorno in commissione agricoltura regionale. “Il cosiddetto ‘Decreto Ministeriale etichettatura’ in fase di approvazione,” dichiara Pepe “mette a serio pericolo il nostro settore vitivinicolo. Bisogna intervenire subito affinché l’utilizzo del termine Montepulciano sia riservato ai soli vini abruzzesi. L’intento della mia iniziativa politica è promuove un impegno formale al Presidente della giunta Marco Marsilio e all’assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ad attivarsi presso il Governo nazionale e nello specifico presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) al fine di consentire modifiche al decreto che abbiano la finalità di introdurre utilizzo esclusivo del termine Montepulciano per le sole denominazioni (DO – DOCG) riconosciute per la regione Abruzzo. Tale battaglia va portata avanti anche in sede di Conferenza Stato-Regioni” rimarca ancora Pepe. “Il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, le Organizzazioni Professionali Agricole e gli Organismi Associativi regionali hanno avanzato proposte puntuali di modifica al Decreto Ministeriale e ritengo sia dovere della Regione sostenerle e farle approvare. Sostanziale risulta quella di introdurre il sinonimo ‘Cordisco’ per il vitigno ‘Montepulciano’, questo consentirebbe una soluzione alla problematica ed inoltre darebbe alle aziende la possibilità di disporre di uno strumento molto utile per informare in maniera corretta il consumatore. Il settore vitivinicolo rappresenta per la regione Abruzzo un comparto agroalimentare molto importante sia sotto il profilo economico che sociale, genera una Produzione Lorda Vendibile superiore ai 300 milioni di euro/anno e coinvolge oltre 15mila aziende viticole che coltivano circa 32 mila ettari di vigneto, esclusivamente in coltura specializzata. Mi auguro che questa mia iniziativa possa trovare l’adesione dell’intero consiglio regionale” ha cosi concluso Pepe.