Marsilio striglia il Consiglio, alza la voce è chiede di “assumersi la responsabilità di scegliere”. Non è più una questione di attese, ma di tempo “Se volete scegliere una nuova location, fatelo ma dovete argomentarlo e motivarlo… non è una chiacchiera da bar… fate una scelta, assumetevene la responsabilità,a sappiate che non avremo altri sei mesi di dibattito e di attesa, dovete fare una scelta e dovete farla una volta per tutte… ma fatela con le carte e i documenti alla mano, verificando quello che comporta costruire a Villa Mosca”. Teramo e Penne hanno avuto il finanziamento nello stesso momento, Penne ieri ha aperto il cantiere, Teramo ancora discute.
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“Non esiste nessuna polemica politica, la scelta della localizzazione dell’ospedale taglia trasversalmente le forze politiche. E’ normale che sia così, perché dove collocare un servizio dentro una città non è una questione di fede. Decidere di non realizzare la struttura sanitaria a Piano d’Accio e individuare un’altra localizzazione può essere legittimo ma non lo fate a cuor leggero. È evidente che se occorrerà un nuovo progetto, un nuovo studio di fattibilità e l’attivazione di una nuova procedura, tutto questo comporterà molto altro tempo”.
Sono parole del Presidente della giunta regionale, Marco Marsilio che questa mattina ha partecipato al Consiglio comunale straordinario di Teramo, con all’ordine del giorno proprio la realizzazione del nuovo ospedale.
Ai lavori dell’assise comunale oltre al Presidente Marsilio ha partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì e il Direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia.
Il Presidente Marsilio ha rimarcato la necessità di decidere, in tempi brevi per non perdere i fondi destinati alla realizzazione dell’opera per la quale è disponibile una quota di finanziamento statale pari a 122 milioni di euro.
“Sostenere oggi che la decisione dell’ASL di fare l’ospedale a Piano d’Accio, tra le cinque aree indicate, sia sbagliata perché la città lo vuole da un’altra parte, si può fare ma non si può nascondere la verità dei fatti per onestà intellettuale. I tempi si allungano notevolmente e il rischio che ne potrebbe derivare è troppo grande. Siamo riusciti in questi anni a chiudere progetti per una serie di ospedali. Proprio ieri ho inaugurato il cantiere a Penne, non il progetto ma il cantiere, dove ci sono gli operai che lavorano e l’ospedale di Penne era inserito nella stessa delibera che riguardava il finanziamento dell’ospedale di Teramo. L’Abruzzo da 25 anni non presentava progetti su nuovi ospedali”.