Un progetto inclusivo che vede la politica come un servizio alla comunità, ma soprattutto un pezzo di storia politica che sarà tra i protagonisti delle prossime elezioni. Non una “competizione generazionale” ma una collaborazione tra esperienza e idee nuove. Questi i principali messaggi emersi dalla presentazione ufficiale di Democrazia Cristiana con Rotondi - Abruzzo, avvenuta ieri pomeriggio presso l’Auditorium Ance di L’Aquila, alla presenza di un ricco parterre di relatori e pubblico.
Un cammino che non si è mai interrotto, come ha dichiarato l’onorevole e presidente nazionale del partito, Gianfranco Rotondi, che riparte con grande energia dall’Abruzzo attraverso una precisa organizzazione strutturale sul territorio.
«Noi non abbiamo mai interrotto la presenza della Democrazia Cristiana, soprattutto in Abruzzo – ha affermato Rotondi -. Parliamo della Democrazia Cristiana con Rotondi, il partito che venti anni fa abbiamo rifondato, è giusto ricordarlo, con il consenso e la partecipazione di Silvio Berlusconi. Riproponiamo in Abruzzo quello storico simbolo con cui, venti anni fa, noi tornammo in Consiglio regionale perché la Democrazia Cristiana ne era uscita nel 1995 rientrando successivamente nel 2005. I tempi cambiano, i protagonisti cambiano: oggi abbiamo un Paese diverso, un Abruzzo diverso ma i grandi ideali sono sempre presenti. Dunque sono convinto che, anche questa volta,sapremo meritarci la presenza nella massima assemblea politica regionale».
In vista delle regionali del prossimo 10 marzo, il partito ha annunciato di voler sostenere una nuova esperienza di governo di Marco Marsilio, il quale è stato «un governatore capace, autorevole e che abbiamo sostenuto già cinque anni fa - ha aggiunto Rotondi - È stato un governatore che non ha deluso le aspettative dei suoi sostenitori, soprattutto nella fase difficilissima della pandemia».
Nell’occasione è stata anche presentata la commissaria per le elezioni di Democrazia Cristiana con Rotondi Abruzzo, la dottoressa Laura D'Antonio, che ha commentato: «Questo è un progetto stimolante e sento la responsabilità di un nome, Democrazia Cristiana, che è nella storia del nostro Paese. Però preferisco parlare di cosa sarà e non di cosa è stato perché è solo questo ciò che conta per davvero. Il ruolo che sono chiamata a svolgere è puramente tecnico e la ragione del mio coinvolgimento guarda al futuro. Mi impegnerò per recepire e mettere in campo le strategie di partito e nel recepire le istanze del territorio, da quelle provenienti dalle associazioni di categoria a quelle delle altre forze politiche passando per quelle di coloro che, mossi da senso civico e capacità di sintesi, vogliano rendersi partecipi di questo progetto. Io sono per il gioco di squadra. Daremo spazio anche ai giovani - ha concluso - creando una sezione DCR Giovani. Ringrazio tutti e soprattutto l’Onorevole Rotondi per la fiducia che ha riposto in me».
Annunciata anche la data di apertura della campagna di tesseramento, fissata non a caso il 18 gennaio, a 105 anni dalla fondazione del Partito Popolare Italiano e a trenta dallo scioglimento della Democrazia Cristiana.