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10338492_4735318157726_5255269899035076575_o Paola Cardelli esce dal gruppo del MoVimento 5 Stelle di Teramo. Non avevamo dubbi. Due ore dopo l'elezione, era già tutto chiaro. Una "truffa politica" la sua. Un centinaio di voti per montarsi la testa, pochi mesi di consiglio comunale per capire di essere completamente fuori luogo. Destinata all'oblio come unica forma di compassione possibile. Ne prediamo atto sottoscrivendo di nuovo tutte le nostre motivazioni che ci portarono a sfiduciarla diversi mesi fa. Ma non basta. Con lei adesso devono dimettersi Giacinto Palmarini, organizer del Meetup del Movimento 5 Stelle di Teramo, che sulle ali dell'entusiasmo, con un colpo di pessimo teatro, ha espulso oltre 20 attivisti rei (a suo modo di vedere le cose) di aver firmato la sfiducia a Paola Cardelli. Ora che la consigliera comunale è uscita dal M5S, il rampante Palmarini è pregato di seguirla, insieme a chi ha avallato le epurazioni, queste sì, degne della peggior dittatura fascista che non ammette il dissenso. Deve dimettersi Fabio Berardini, reggisottane in consiglio comunale delle scelte scellerate dell'ex consigliera, che ha abbandonato il suo gruppo storico senza chiarimento alcuno e rifiutando ogni dialogo ad oltranza, forse terrorizzato dai capricci della ex collega. Un uomo senza personalità. Un candidato sindaco che non è stato capace di mantenere compatto un gruppo attivo da anni a Teramo, preferendo affidarsi a pseudo strateghi dell'ultim'ora venuti dal nulla. Adesso tutti stiamo pagando le conseguenze. Il Movimento per primo. I contenuti deliranti del comunicato di addio di Paola Cardelli parlano da soli. La consigliera avrebbe fatto meglio a scrivere due righe ammettendo che la sua è stata una presa in giro fin dal giorno in cui ha scelto democraticamente di candidarsi con il MoVimento 5 Stelle solo per sfruttarne il simbolo. Ricordiamo alla miracolata delle urne che i voti non sono suoi ma del MoVimento 5 Stelle e che siamo pronti a subissarla delle firme di quelli che lei definisce "suoi" elettori ma che la vogliono immediatamente fuori dal Comune. “Tutti a casa” era il nostro motto contro la vecchia politica teramana; siamo purtroppo costretti ad usarlo anche contro i nostri ex rappresentanti in consiglio comunale. PS: il giorno 29 ottobre 2014 è stato sfiduciato dall'assemblea del Movimento 5 Stelle di Teramo anche il consigliere Fabio Berardini. Questo il link: http://www.teramo5stelle.com/mozione-sfiducia-fabio-berardini/ contestualmente è stato eletto Claudio Della Figliola come nuovo portavoce dell'assemblea per i prossimi tre mesi. A riveder le stelle Claudio Della Figliola Portavoce Assemblea M5S Teramo