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La proposta di delibera per rendere trasparente il processo che regola i rapporti  tra il Comune e gli enti  del terzo settore, esordisce la consigliera Rosaria Ciancaione, capogruppo dei Liberi Progressisti,  è stata bocciata dalla maggioranza nel consiglio del 28 aprile scorso”.

Con me”, prosegue la consigliera, “ ha votato a favore il Consigliere PD Sabatino Di Girolamo mentre nella maggioranza si è astenuta  la consigliera  Simona Di Feliceevidenziando una divisione che dovrebbe far riflettere molto

Il regolamento, prevedeva, tra l’altro, il coinvolgimento attivo nella scrittura delle regole di tutti gli Enti del Terzo Settoreiscritti al RUNTSaventi  sede legale a Rosetonel pieno rispetto della ratio della riforma.Screenshot_2025-05-02_alle_15.20.11.png

In pratica all’adozione del regolamento  in consiglio, maggioranza, minoranza e Enti del Terzo settore si sarebbero seduti a un tavolo  per poter esaminare, integrare, modificare o,  semplicemente,  condividere il testo definitivo da approvare entro brevissimo tempo.

Invece, cosa ha fatto il Sindaco Nugnes, visibilmente alterato, tanto da parlarmi addosso durante l’intervento, ha annunciato che la proposta sarebbe stata  bocciata affermando, oltretutto,che non ne sarebbe previsto l’obbligo dal Codice.

Peccato che lnecessità di un regolamento sia prevista dall’art. 55 del D. Lgs. n. 117/2017laddove è richiamato espressamente il rispetto dei principi in materia di procedimento amministrativo, oltre che nel D.M. n. 72/2021, il quale prevede, si, la possibilità agli Enti di fare un nuovo  regolamento o integrare quello esistente dei contributimaanche che l’individuazione degli enti del Terzo Settore da coinvolgere nel partenariato debba avvenire attraverso  procedimentidi cui all’art. 12 della L. 241/1990.

Il richiamo normativo che stabilisce l’obbligo di predeterminare criteri e modalitàcui le amministrazioni devono attenersi nell’emanazione dei singoli bandi è, quindi, puntuale e non eventuale, così come, peraltro, riportato nella proposta di delibera.

In conclusione, se non c’è regolamento, non c’è la necessaria trasparenza e, quindi,  non possono esserci co-programmazione,  co-progettazione e  accreditamento né risorse economiche e/o beni mobili/ immobili da assegnare e, ciò che dispiace, al di là di ogni considerazione, è che chi ne fa le spese, purtroppo, sono gli enti del terzo settore, nostri volontari ed anche letante associazioni meritevoli di sostegno che soffrono  della poca considerazione del Comune.

Gruppo consiliare liberi progressisti

MoVimento 5 Stelle

Europa Verde

Un’Altra Idea di Roseto

Roseto Progressista e Coraggiosa