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Il Consiglio regionale, riunito oggi in seduta ordinaria, ha aperto i lavori assembleari con un minuto di silenzio nel ricordo di Alfonso Mascitelli, direttore sanitario della Asl dell'Aquila, morto pochi giorni fa. Il presidente Lorenzo Sospiri ha espresso un pensiero anche per il campione di pugilato, Nino Benvenuti, morto oggi.

In apertura dei lavori sono stati approvati due progetti di legge. Il primo, votato a maggioranza, reca modifiche alla legge regionale n. 24 dell’8 marzo 2005 “Testo unico in materia di sistemi di trasporto a mezzo di impianti a fune o ad essi assimilati piste da sci ed infrastrutture accessorie” ed aggiorna la normativa vigente in tema di sicurezza; il secondo, varato all’unanimità, riguarda la “Disciplina generale sull’attività normativa regionale e sulla qualità della normazione”, in particolar modo, per quel che attiene un più specifico monitoraggio dei debiti fuori bilancio.  Sono stati poi approvati due provvedimenti amministrativi riguardanti l’accertamento di maggiori entrate, derivanti anche dal trasferimento di risorse da parte dell’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari. Ed è stato inoltre concesso un contributo di 100mila euro al Parco nazionale della Maiella, per la celebrazione degli eventi legati ai 30 anni dalla nascita. Nel programma dei lavori una serie di interpellanze di natura sanitaria, la cui discussione è stata rinviata a causa dell’assenza dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì. Discussa l’interpellanza a firma del consigliere Alessio Monaco (AVS) sul “Giubileo della Misericordia 2025”, su cui ha risposto l’assessore regionale, Roberto Santangelo.

La gran parte della seduta del Consiglio di oggi è stata dedicata al confronto sul progetto di legge n. 73 “Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionalerisultante dal conto economico al quarto semestre 2024”. Il provvedimento non era incluso nell’ordine del giorno iniziale ed è stato inserito durante i lavori, con decisione assunta a maggioranza, e la contrarietà dei Consiglieri di opposizione. La legge, che individua le risorse per la copertura del disavanzo per un ammontare complessivo di 113.064.242,05 euro, è stata approvata a maggioranza con il voto contrario dei gruppi di centrosinistra. “Il Consiglio regionale ha dato una risposta concreta e tempestiva, con una legge arrivata in Commissione questa mattina e approvata in Aula in tarda serata", ha dichiarato il presidente Lorenzo Sospiri. "Tempi stretti, ma necessari a rispettare gli accordi intercorsi con il Governo. Grazie a un ottimo lavoro di squadra tra Esecutivo regionale e Assemblea legislativa, siamo riusciti a traghettare l'Abruzzo in acque sicure e garantire la tenuta del sistema sanitario"

Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri: “Abbiamo avviato un confronto sul debito all’ultimo tavolo di monitoraggio con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Alcune voci di spesa non sono state però considerate, per cui è stata applicata la quota massima di disavanzo pari a circa 113milioni di euro, è dunque necessario varare la copertura finanziaria, ma ci sarà un nuovo confronto al Tavolo del consuntivo convocato per la prima decade di luglio”.

La legge, per l’anno 2025, prevede le seguenti misure: utilizzo del maggior gettito derivante dalla rideterminazione delle aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef per scaglioni di reddito, “definitivamente quantificato nell’importo di euro 42 milioni 500mila euro per gli effetti della successiva stima comunicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”, si legge nell’atto. L’importo residuo di euro 70.564.242,05 euro deriverà: per 37.607.544,20 euro “in conto anticipazione dalle eccedenze del gettito tributario 2024, incassate sul conto sanità il 31 gennaio 2025”; per circa 20 milioni di euro da fondi di accantonamento 2024 e 2025; e, infine, con una “riduzione lineare delle dotazioni di spesa, non vincolata, tuttora disponibili sul triennio 2025/2027, con esclusione di quelle riconducibili alle funzioni fondamentali, alle spese di personale, a quelle relative all’indebitamento e di natura sociale, ed infine ai cofinanziamenti dell’Ente, tuttora disponibili sull’esercizio corrente del vigente Bilancio di Previsione, per l’importo complessivo di euro 12.956.697,85”, così come rilevato nella delibera di Giunta della proposta di legge approvata oggi.

Il dibattito politico su una nuova programmazione sanitaria, sulla riduzione della spesa e sulla gestione dei servizi all’utenza da parte delle Asl abruzzesi, sarà ripreso nei prossimi giorni in una riunione congiunta della Commissione Bilancio con la Commissione Salute.

Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha sottolineato come, nel corso del Festival delle Regioni che si è svolto nei giorni scorsi a Venezia, siano emerse le difficoltà che ogni Regione attraversa in merito ai deficit sanitari, alle mancanze di medici di base, alle difficoltà delle liste di attesa.  “Sul tema della ripartizione dei fondi sanitari – ha spiegato Marsilio - ho aperto una vertenza insieme alle altre Regioni italiane nei confronti del Governo: a parte 3 o 4 amministrazioni che riescono ad avere un budget a disposizione, le altre soffrono. Speriamo di cambiare le regole. In questi anni abbiamo aumentato le prestazioni sanitarie, passando da 400.000 a 700.000 ma dopo la pandemia c’è stato un esponenziale aumento di prescrizioni. Nessuno può impedire ai medici di fare questo, dobbiamo solo trovare soluzioni adeguate, senza tagliare servizi e strutture”.

“La maggioranza, focalizzando la questione solo sulla parte meramente contabile, cerca di eludere ancora una volta l’analisi politica della situazione in cui versa il sistema sanitario regionale evitando di chiarire il motivo dell’attuale crisi – sostengono i Consiglieri del Patto per L’Abruzzo - Non una parola sulle cause, mentre si continuano a finanziare con discrezionalità eventi minori e marginali rispetto al diritto alla salute dei cittadini”. 

Infine, è stata approvata con i voti della maggioranza, la risoluzione urgente per la salvaguardia dei livelli occupazionalii e della continuità dei servizi di supporto amministrativo e tecnico della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Il documento impegna il Presidente della Giunta, la Giunta regionale e il Presidente del Consiglio regionale, a proporre modifiche emendative, attraverso i parlamentari abruzzesi al fine di estendere l’efficacia della normativa statale al personale amministrativo e tecnico dei servizi esternalizzati che opera nel Servizio sanitario regionale; a costituire un tavolo istituzionale con la partecipazione di Regione, Asl, sindacati e rappresentanze dei lavoratori e degli enti locali per monitorare costantemente l’evoluzione della vicenda. Respinta la risoluzione del consigliere Pietrucci che chiedeva una sospensione della graduatoria, relativa al concorso del marzo 2023, in attesa di trovare una soluzione definitiva per la stabilizzazione del personale precario.

“Ancora una volta una corsa all’ultimo minuto per approvare il disegno di legge per la copertura del disavanzo delle Asl regionali, che arriva in Consiglio con un parere con riserva da parte del Collegio dei Revisori. Ascoltati l’Assessore e i dirigenti del Bilancio, appare obbligata la copertura con le  risorse indicate, mentre è sempre più  nitida la voragine del disavanzo 2024 e la tendenziale crescita di quello 2025.  Come se non bastasse si manifesta lo spettro della super tassa, che potrebbe portare  gli abruzzesi con reddito superiore 28 mila euro annui a subire una tassazione di addizionale IRPeF che sfiora il 4%. Tutto per sanare i conti di una Sanità tra le peggiori in Italia, che non riesce a garantire neanche tutti i Livelli essenziali di assistenza (LEA)” ad affermarlo sono i consiglieri regionali del Patto per l’Abruzzo, con il coordinatore Luciano D’Amico

consiglieri_regionali_opposizione_Patto_per_lAbruzzo.jpg“Come accade da inizio legislatura – spiegano nel dettaglio -  la destra si riduce all’ultimo minuto per l’analisi di provvedimenti importanti  e con urgenza di approvazione, al solo scopo di continuare a nascondere la gravissima situazione in cui versa il sistema sanitario regionale e la Regione Abruzzo nella sua interezza. 

Il  disavanzo delle Asl abruzzesi è di  213 milioni per il 2024 e per sanarlo  viene proposta una manovra di copertura così strutturata: 100 milioni di euro da proventi della Gestione sanitaria accentrata (GSA), che per comprensione sintetizziamo come risorse pubbliche della Regione da destinare alla Sanità; a questi si aggiungono i fondi derivanti dall’aumento delle tasse, approvato il 3 aprile scorso, per circa 42,5 milioni di euro;  i fondi degli accantonamenti in bilancio per circa 20 milioni di euro;  37,5 milioni circa derivanti dal maggiore gettito delle addizionali; da ultimo  non meglio precisati tagli a tutti i dipartimenti regionali, per circa 13 milioni nel 2025, a cui si aggiungono accantonamenti per 12 milioni e mezzo nel 2026, 2027 e 2028. 

Per il 2025 il disavanzo è già in tendenziale crescita, nonostante l’aumento del Fondo, anche se incredibilmente al 20 maggio non sono disponibili dati attendibili. 

La maggioranza – incalzano i consiglieri del Patto per L’Abruzzo -  focalizzando la questione solo sulla parte meramente contabile cerca di eludere ancora una volta l’analisi politica della situazione in cui versa il sistema sanitario regionale evitando di chiarire il motivo dell’attuale crisi.

Non una parola sulle cause, quindi, mentre  si continuano a finanziare con discrezionalità eventi minori e marginali rispetto al diritto alla salute dei cittadini.  

Per l’anno in corso non si esclude che si debba far ricorso alla cosiddetta “Super Tassa” che prevede una maggiorazione  IRPeF, rispetto ai massimali fissati al 3,33%,  di + 0,3%, con il risultato che i percettori di reddito da 28 mila euro lordi annui saranno sottoposti a una  addizionale IRPeF che sfiora il 4%. E una maggiorazione IRAP, rispetto ai massimali di 4,82, di + 0,15, con una tassazione per le imprese che arriverebbe al 4,97%.

La maggiore preoccupazione è l’indifferenza con ciò la maggioranza di destra sembra affrontare questa grande situazione di crisi: si pensi, a titolo di esempio, che  il disavanzo totale delle ASL 2024 di 213 milioni, corrisponde a un disavanzo di circa 580mila euro giornalieri, e di circa  24 mila e 500 euro l’ora, festivi e notturni inclusi. Sicché anche nei 5 minuti dedicati alla lettura di questo articolo il disavanzo è aumentato di circa 2.200 euro. Questi sono i risultati della Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia”, concludono i consiglieri regionali di opposizione.